Massimo Oddo ha giocato al Milan tre anni e mezzo, segnando due gol, con la parentesi della stagione al Bayern Monaco. Domani con il Lecce fa visita alla Juve, è come giocasse ancora per i rossoneri?
«Sono qua in prestito. E anche l'anno scorso avevo contribuito allo scudetto, con i due assist a Napoli. Il ricordo più bello è la Champions di Atene, doppietta di Inzaghi al Liverpool: arrivai apposta, nel gennaio 2007».
Con i giallorossi è a un punto dal Genoa, domenica arriva la Fiorentina, mentre la chiusura sarà a Verona, contro il Chievo salvo.
«Anche il Parma lo era virtualmente, eppure ci ha battuti. Sulla carta la sfida alla Juve è impossibile, dobbiamo per forza fermarne a 8 la sequenza di vittorie».
Da 9 anni i bianconeri sono senza trofei, meritano il tricolore?
«Il Milan ha avuto molti infortuni, eppure è ancora lì, tecnicamente ha qualcosa in più».
A Lecce si festeggerà il titolo di Antonio Conte?
«Molto più la salvezza nostra, eventualmente, considerato anche che il mister allenò il Bari e fu promosso in A».
Al Via del Mare avete battuto l'Inter 1-0 e dato 4 gol alla Roma.
«Ci esprimiamo meglio fuori casa, siamo passati a Bologna, Cesena, Firenze, Cagliari e Catania».
Muriel e Cuadrado, talenti proprietà dell'Udinese, sono in ribasso?
«Ancora non sono campioni. In Italia una prestazione super viene esaltata, ci sta di sbagliare una gara, non per questo diventano flop. Da noi sono tutti importanti, conta il gruppo».
Il Lecce non ha soldi, è proprietario solo dei cartellini di Giacomazzi (capitano), Di Michele (35 anni), Brivio, Corvia e Benassi.
«Vista la partenza (8 punti in 13 gare con Di Francesco, ndr), la salvezza sarebbe miracolosa.
Oddo è in scadenza, a 36 anni si ritirerà?
«Dipende anche da come finiamo. Ho motivazioni, sto bene. Sarei più propenso a continuare vicino a casa, abito a Pescara».
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