«Io Hitler» a teatro, riflettori sul carnefice

Originali non saranno dal punto di vista artistico, considerato che ormai le cover le fanno tutti, e soprattutto chi è privo di creatività. Ma i Calibro 35 non possono non essere considerati diversi, unici nel loro modo di fare musica. Il bassista Luca Cavina, l'organista Enrico Gabrielli, il batterista Fabio Rondanini, il chitarrista Massimo Martellotta e l'esperto di suoni Tommy Colliva (ideatore del progetto), si distinguono per riarrangiare in forma moderna pezzi tratti da celebri (e no) colonne sonore, soprattutto di film polizieschi italiani di decenni orsono. Sono milanesi, e forse per questo conosciuti dal meneghino Manuel Agnelli degli Afterhours, che li ha voluti per diverse date come loro gruppo spalla. E loro, un po' spinti dai grandi palcoscenici, un po' per il passaparola, si stanno facendo largo nel saturo mercato discografico italiano, con qualcosa che altri non propongono. La via verso il successo è probabilmente segnata, anche perché strumentalmente parlando sono bravi, molto bravi. Provare per credere. Questa sera dalle ore 22 suoneranno a Osnago (Lecco) presso l'area fiere (info: www.myspace.com/calibro35). Nel 2008 è uscito il loro, per ora, unico ed omonimo album.

Nella tracklist (14 le tracce complessivamente) sono presenti titoli tratti da film tra cui «Italia a mano armata», «Ricatto alla Mala» e lo stesso «Calibro 35». Ad avere più successo, soprattutto in radio, è il pezzo L'Appuntamento, tratto dal film «Tony Arzenta», per cui ha collaborato anche Roberto Dell'Era degli Afterhours.

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