Stefano Filippi
nostro inviato a Verona
Luomo che fa chiarezza tra Rosy Bindi («io non ho udito fischi») e Prodi («i fischi erano organizzati da una claque») è un imprenditore di Legnago nel Basso veronese, fa lassicuratore, ha studiato in seminario, frequenta la parrocchia, dirige un coro di canti gospel e non è iscritto a nessun partito. Claudio Chieppe giovedì pomeriggio era allo stadio di Verona per assistere alla messa di Benedetto XVI. E quando in campo sono entrati i politici ha fischiato Prodi e applaudito Berlusconi.
Lei dov'era seduto?
«Sull'anello più alto della gradinata ovest, sopra la tribuna stampa, proprio davanti all'altare del Papa».
E sopra l'ingresso riservato ai parlamentari.
«Sì, e li ho visti benissimo sia quando sono scesi dalle auto blu sia quando sono spuntati dalla scaletta degli spogliatoi. I fischi a Prodi sono partiti spontaneamente da vari punti dello stadio, era tutto un coro».
Chi aveva vicino?
«Ero in mezzo a gente normalissima, persone della mia zona, molti li conosco personalmente, potrei fare nomi e cognomi, e garantisco che non c'erano gruppi organizzati. Tutti venuti soltanto per partecipare alla messa del Papa».
Età?
«Dai 15 ai 65, non c'è distinzione tra grandi e piccoli, si fischiava e basta».
Qualche iscritto a Forza Italia o Alleanza nazionale?
«Ma scherziamo? Tutta gente di chiesa, che va a messa ogni domenica, magari insegna catechismo o fa l'animatore con i giovani».
Lei ha qualche tessera di partito?
«Per carità...».
Dove aveva preso i biglietti per entrare?
«In parrocchia, come tutti gli altri 40mila presenti allo stadio».
Ha fischiato anche lei?
«Eh, qualcosa sì».
A Prodi?
«Sì, a Prodi».
Perché?
«Non è che da queste parti sia molto popolare».
E Berlusconi?
«Ci siamo accorti che era arrivato sentendo gli applausi che crescevano. Mancava un quarto alle quattro, stavo chiacchierando e ho pensato che il Papa aveva fatto prima del previsto. Invece le ovazioni erano per Silvio. Si era fermato proprio sotto la nostra tribuna a salutare e stringere mani».
Prodi è stato fischiato varie volte.
«Sì, anche quando è uscito e perfino durante la predica del Papa».
Questi fischi si erano sentiti poco.
«All'inizio del discorso il Papa ha ringraziato varie personalità, il vescovo, il cardinale Ruini, gli organizzatori. Lo stadio applaudiva ogni nome. Quando è toccato al presidente del Consiglio, c'è stato come un attimo di imbarazzo e sono partiti dei fischi dalla nostra tribuna e da molti altri settori. Io li ho sentiti perfettamente.
Quindi niente claque organizzata.
«Macché, è una fesseria. Ma chi l'ha detto?».
Purtroppo per lui, l'ha detto Prodi.
«Beh, alle sue fesserie siamo abituati».
Stefano Filippi
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