In ogni strage cè quasi sempre un superstite per caso. Sembra un film, è la realtà. Paola Casali, 42 anni, romana, aveva prenotato il tour sullelicottero precipitato nellHudson per sé e il figlio Lorenzo, 13 anni. È arrivata troppo tardi alleliporto della 30ª strada: quando si è presentata allimbarco, non era più possibile salire sul velivolo in partenza tra mezzogiorno e luna. Ovvio il disappunto, non le è rimasto che armarsi di santa pazienza, ritrovare serenità e aspettare di salire sullelicottero successivo. Finché si è sparsa la notizia del disastro.
«Oggi per me comincia una nuova vita - ha dichiarato ieri -. Sono confusa, ma penso di essere stata molto fortunata».
È stata salvata dal proprio ritardo. Lorenzo le aveva detto che era preoccupato, che aveva paura di volare. Normale, per un ragazzino di 13 anni. Con il senno di poi, il timore aveva il sapore di una premonizione.
«Lorenzo avrebbe voluto fermarsi in uno Starbucks - ha aggiunto la mamma -, io però lavevo tranquillizzato. Il tour era perfettamente sicuro, lavevo già fatto sei anni fa». Allora magari nei cieli cera meno affollamento.
«Io, miracolata La mia vita ricomincia oggi»
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