Irak Eni guida il consorzio del giacimento da 4 miliardi di barili

L’Irak ha firmato un contratto definitivo con un consorzio guidato da Eni per sviluppare il giacimento petrolifero di Zubair da 4 miliardi di barili. Eni (32,81%) e i suoi partner, l’americana Occidental Petroleum (23,44%) e la coreana Kogas (18,75%), hanno stabilito un target di produzione per il giacimento di 1,2 milioni di barili al giorno. È inoltre previsto un incremento di oltre 1 milione di barili rispetto alla produzione attuale. In un comunicato congiunto, si spiega che «l’obiettivo di produzione sarà raggiunto in maniera progressiva nell’arco dei prossimi 6 anni e successivamente mantenuto per ulteriori 7 anni». Il consorzio riceverà 2 dollari a barile sulla produzione incrementale una volta raggiunto un aumento produttivo del 10% rispetto al livello di produzione corrente, di circa 200mila barili al giorno. Le spese sostenute dal consorzio saranno recuperate attraverso un meccanismo di cost recovery. Eni e i suoi partner, inoltre, investiranno circa 20 miliardi di dollari nel corso dei 20 anni di durata del contratto, prorogabile fino a 25 anni.
Lo sviluppo di Zubair, fa sapere la stessa Eni in una nota, uno dei più grandi giacimenti scoperti al mondo, contribuirà in modo sostanziale a far diventare l’Irak uno dei maggiori player nel mercato petrolifero mondiale. «La firma del contratto di Zubair - ha dichiarato l’ad del gruppo Eni, Paolo Scaroni - è il risultato del nostro impegno Eni a diventare partner di lungo termine per lo sviluppo dell’industria petrolifera irachena.

La nostra competenza ed esperienza in progetti di grandi dimensioni, la forza finanziaria e tecnologica del nostro consorzio e la profonda conoscenza del nostro partner Soc, costituiscono le basi per un’impresa di successo».

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