Il giornalista del settimanale Usa Newsweek, Maziar Bahari, arrestato il 21 giugno scorso sarà processato con l'accusa di «aver agito contro la sicurezza nazionale» della Repubblica islamica. Lo ha riferito il legale Saleh Nikbakht lamentando di non «essere riuscito a incontrarlo malgrado le continue richieste alla procura». Al momento l'avvocato non si è detto in grado di sapere quando il processo inizierà ma ha intanto negato l'importanza delle eventuali «confessioni estorte ai suoi assistiti». La scorsa settimana l'agenzia Fars aveva riferito che il giornalista di Newsweek aveva riconosciuto di aver scritto articoli «irrealistici e prevenuti sulla situazione in Iran guidato solo dall'avidità». Mercoledì Newsweek ha ribadito la richiesta di rilascio immediato del suo reporter respingendo le accuse fatte contro di lui.
É andata meglio invece al collega del Washington Times, un giornalista del con doppia cittadinanza greca e britannica, arrestato il 23 giugno scorso a Teheran, rilasciato oggi. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Hassan Qashqavi, citato dalla televisione di Stato. Il giornalista è Iason Athanasiadis-Foden.
Almeno 20 persone, secondo le notizie ufficiali, sono morte durante le manifestazioni di protesta seguite alle elezioni presidenziali del 12 giugno scorso, che hanno visto la rielezione di Mahmud Ahmadinejad.
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