Iraq, perdite record per i soldati americani

Bagdad - Le forze Usa hanno perduto 219 soldati in Iraq nel mese di aprile e maggio, il numero più alto in 60 giorni dall’inizio della guerra. L’uccisione di dieci soldati ieri ha portato a 115 il totale delle vittime del mese di maggio, contro le 104 del mese precedente. Il totale di 219 morti nell’arco degli ultimi due mesi è il più alto dall’inizio del conflitto in Iraq. Il primato negativo precedente era del 2004 a Falluja.

Commando Gb pronto a partire Un gruppo delle truppe speciali britanniche (Sas) composto da oltre 20 militari è pronto a partire per Bagdad per contribuire alle ricerche dei cinque cittadini britannici rapiti nel paese mediorientale. Gli esperti, secondo quanto riferisce oggi il Times, sono in attesa del sì di Londra per potersi imbarcare su un volo militare in partenza per la capitale irachena. Centinaia di effettivi iracheni e statunitensi hanno circondato alcune zone di Sadr City, principale quartiere sciita di Bagdad, dove sono in corso alcune operazioni di rastrellamento alla ricerca dei cinque cittadini britannici - quattro guardie di sicurezza e un funzionario - rapiti ieri nella capitale. Il Foreign Office ha reso noto che sono in corso contatti con le autorità irachene per ottenere la liberazione degli ostaggi, prelevati al Ministero delle Finanze da un gruppo di uomini armati che indossavano le uniformi della polizia. Secondo alcune fonti responsabili del sequestro sarebbero le milizie dell’Esercito di al Mahdi, fedeli al leader radicale sciita Moqtada al Sadr.

Le forze speciali britanniche saranno coadiuvate, nella ricerca degli ostaggi, da una componente dello Special Boat Service, reparto della Marina Militare equivalente al reggimento di elite

dell’Esercito. "Si tratterà di un’operazione molto difficile perché Bagdad è effettivamente una zona di guerra. Così i militari andranno a svolgere un ruolo di primo piano nella ricerca degli ostaggi", ha detto una fonte.