nostro inviato a Torino
Alla Dal Balcon piace molto il giardinaggio. E anche il surf. Ma soprattutto piace lo snowboard. Gli avevano tolto il giocattolo, Gianmarco Peri, il direttore tecnico della nazionale azzurra alle Olimpiadi, aveva infatti lasciato a casa Isabella Dal Balcon, da Malo, Vicenza, preferendole Corinna Boccacini, Tania Detomas, Romina Masolini, Marion Posch, Carmen Ranigler, Lidia Trettel. Scelta tecnica, si dice, ma non si scrive, così è nato il caso. Isabella Dal Balcon è una vicentina tostissima, ha ventotto anni e non è una che si accontenta di innaffiare i fiori o di andare con la tavola sulle onde del mar, seguendo lhobby e non la passione vera.
Dunque ha raccolto carte e ritagli di giornale, curriculum vitae e palmarès, si è presentata da un avvocato, lillustre e popolare Ugo Dal Lago (che negli anni Ottanta occupava giorno e notte le cronache calcistiche per il suo patrocinio in alcuni casi giudiziari ma che si è da sempre occupato del diritto sportivo nello sci e in altre discipline come automobilismo, motociclismo e nel campo delle sponsorizzazioni), e ha chiesto di essere reintegrata nella squadra presente ai Giochi invernali. La Dal Balcon vuole partecipare allo slalom gigante parallelo, messo in calendario giovedì prossimo a Bardonecchia. Che ha fatto Dal Lago per la Dal Balcon? Si è rivolto al Tas, tribunale ammministrativo sportivo con sede a Losanna ma traslocato a Torino per le necessità olimpiche. Ieri mattina il dibattimento processuale, da una parte il legale vicentino, dallaltro lavvocato Frignani per il Coni.
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