Politica

Ischia, cliente chiede la ricevuta: tassista lo trascina per 200 metri

Un autista arrestato ma rilasciato: l’aggredito (che ha varie fratture) non l’ha riconosciuto

da Ischia

Si è lamentato del prezzo troppo caro, 40 euro per percorrere pochi chilometri. E ha anche preteso la ricevuta. Così, la polemica tra i turisti e i conducenti dei microtaxi di Ischia sul caro corsa, la notte di lunedì scorso è culminata nell’aggressione ad un milionario napoletano, da anni trasferitosi in Giappone. La vittima aveva protestato per il costo e, poi, aveva anche chiesto la ricevuta. Indispettito, il tassista ha alzato il finestrino, bloccando il braccio del turista. Poi ha dato un colpo di acceleratore e lo ha trascinato per 200 metri. L’uomo ha cercato di resistere, e per un po’ c’è riuscito, grazie anche alla sua prestanza fisica. Poi ha ceduto ed è crollato, ma il conducente ha proseguito la sua folle corsa. La fuga si è conclusa contro un muretto, dove il turista si è schiantato, riportando fratture gravissime.
La polizia in nottata ha arrestato un uomo, titolare del microtaxi, ma la vittima non lo ha riconosciuto e la magistratura non ha confermato il provvedimento. Gli investigatori, adesso, stanno cercando di risalire al conducente che due notti fa si trovava alla guida del taxi, sicuramente non autorizzato. Tutto è cominciato verso l’una, quando il milionario con una giovane amica bielorussa aveva noleggiato il microtaxi nella zona della Capannina, per spostarsi da un ristorante (dove aveva cenato con un’altra coppia) in un locale del centro. Davanti il mezzo, dietro gli amici in motorino. Arrivati al night, il tassista ha presentato il conto: 40 euro. Il turista è rimasto sbalordito anche se, probabilmente, era a conoscenza della polemica, che ormai dura da mesi, sulle esose tariffe applicate dai tassinari ischitani. Si è accesa così una discussione, che sembrava però essersi esaurita con il «compromesso» di 30 euro.
Il turista ha però preteso la ricevuta. Il conducente ha consegnato al passeggero un tagliando, ma senza indicare la somma e i dati della licenza del taxi. Il battagliero turista napoletano, deciso a non mollare, con il cellulare ha scattato una foto al mezzo, con il targhino e il numero di licenza. E, a quel punto, la discussione è degenerata definitivamente: il passeggero ha appoggiato sul cruscotto del microtaxi la ricevuta, ma il conducente ha alzato il vetro del finestrino e gli ha bloccato il braccio.

Poi ha accelerato e ha trascinato il cliente per duecento metri, fino al muretto dove, dopo avergli liberato il braccio, il milionario è andato a sbattere.

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