LIslanda accorre in aiuto del sistema bancario travolto dalla crisi finanziaria. Il governo ha annunciato di aver messo a disposizione complessivamente 270 miliardi di corone islandesi, lequivalente di 2,1 miliardi di dollari, per supportare la rinascita dei maggiori istituti del Paese artico: si tratta delle banche Glitnir, Landsbanki e Kaupthing, finite in bancarotta nellottobre 2008 in seguito al tracollo di Lehman Brothers, e poi nazionalizzate. Il governo ha spiegato di aver raggiunto anche un accordo con i creditori e che il salvataggio riguarda in particolare la ricapitalizzazione di tre nuove banche risorte dalle ceneri che ora si chiameranno New Landsbanki, New Kaupthing e Islandsbanki. Loperazione è prevista per il 14 agosto con lemissione di nuovi bond governativi che assicurerà a ciascuna nuova banca adeguati coefficienti patrimoniali con un core Tier 1 di circa il 12%.
LIslanda può contare su 5,1 miliardi di dollari di aiuti concessi in varie tranche dal Fmi per risollevare il sistema finanziario e il ministero delle Finanze islandese ha spiegato in una nota che lintervento « è un ulteriore passo verso la ricostituzione di un solido sistema bancario» e «consente la ricapitalizzazione delle banche con un costo molto più basso per i contribuenti di quanto inizialmente previsto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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