da Honiara
Uno tsunami ha completamente devastato interi villaggi delle isole Salomone, provocando almeno 15 morti, secondo un bilancio provvisorio, dopo un sisma di 8 gradi di magnitudo verificatosi nel sud del Pacifico.
«Alcuni villaggi a ovest sono stati interamente devastati», ha dichiarato alla stampa il presidente del Consiglio nazionale delle catastrofi dellarcipelago, Fred Fakari, intervenendo dalla capitale delle Salomone, Honiara.
Alex Lokopio, primo ministro della Provincia Occidentale, la più colpita, ha detto che «più di 13 persone sono morte, solo intorno a Gizo», capitale della provincia. Situata su una piccola isola vulcanica - richiamo per gli appassionati delle immersioni con i suoi splendidi fondali corallini - Gizo è di poco sopra il livello del mare, e quindi esposta allo tsunami.
Il sisma ha raso al suolo edifici governativi e danneggiato un ospedale, che è stato poi inondato dallacqua. Gran parte delle case si trovano vicino alla spiaggia, e londa anomala, alta come un edificio di due piani, ha risucchiato intere case, mentre gli abitanti in preda al panico hanno cercato riparo sulle zone più elevate, come la collina che si trova dietro la città.
Il portavoce del governo, Alfred Maesulia, ha dichiarato che, «in alcuni villaggi costieri, onde alte fino a dieci metri hanno distrutto diverse case e proprietà».
Robert Iroga, capo redattore del quotidiano locale Solomon Star, ha riferito che secondo alcuni abitanti alcuni «corpi galleggiavano» intorno a unisola nei pressi dellaeroporto provinciale di Gizo, città turistica rinomata per le sue spiagge paradisiache. «Secondo informazioni non confermate da noi ottenute, unisola è stata completamente sommersa dallonda e gli abitanti morti galleggiano sullacqua», ha detto ancora Robert Iroga, da Honiara.
Il primo ministro Manasseh Sogavare ha detto che il bilancio potrebbe aggravarsi: oggi la Croce rossa e la polizia raggiungeranno la zona.
Larcipelago delle Salomone, soggetto a frequenti sismi, è situato 2.575 chilometri a est dellAustralia ed è composto da decine di isole abitate da poco meno di 500.000 persone.
I timori di uno tsunami regionale, del tipo di quello che provocò più di 200.
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