Israele allenta il blocco sulla Striscia di Gaza Via libera all’entrata di bibite e marmellate

Israele cede alle pressioni internazionali e allenta il blocco sulla Striscia di Gaza: per la prima volta in tre anni permetterà l’entrata nell’enclave palestinese di alimenti come bibite, marmellate, insalate, succhi di frutta e dolci. «Le autorità israeliane consentiranno l’entrata di un certo numero di beni, prima vietati, dall’inizio della prossima settimana», ha detto Raed Fatuh, del ministero dell’Economia dell’esecutivo di Hamas nella Striscia. L’embargo rimarrà invece su molti materiali da costruzione e beni industriali. La misura arriva sull’onda delle pressioni internazionali dopo il sanguinoso assalto alla flotta umanitaria diretta a Gaza, in cui sono morti nove attivisti turchi.
Israele ha negato che la decisione, annunciata poco prima che Barack Obama ricevesse alla Casa Bianca il presidente palestinese Abu Mazen, abbia un collegamento con il sanguinoso blitz. Al termine dell’incontro, Obama ha detto che la situazione creata dal blocco israeliano, è «insostenibile». Il presidente ha offerto ai palestinesi 400 milioni di dollari in nuovi aiuti. Il presidente americano ha esortato Israele a frenare l’attività di costruzione degli insediamenti e ha invitato i palestinesi a evitare qualsiasi azione che possa creare situazioni di scontro. Israele diede il via al blocco su Gaza nel 2006 e strinse ancora di più la morsa un anno dopo, quando Hamas assunse il controllo sul territorio dopo aver espulso le forze fedeli al presidente dell’Anp e leader di Fatah, Abu Mazen.

Da allora aveva permesso l’ingresso solo di alcuni alimenti di base e aveva proibito l’importazione della maggior parte degli apparecchi elettronici e del materiale da costruzione, nel timore che potessero essere usati per fini militari.

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