Israele contro Hamas: "Gaza entità nemica"

Il governo israeliano con questo provvedimento taglia acqua, elettricità e carburante all'insediamento palestinese. Hamas: "E' dichiarazione di guerra". La dura condanna di Abu Mazen

Israele contro Hamas: 
"Gaza entità nemica"

Gerusalemme - Il gabinetto di sicurezza israeliano ha dichiarato oggi la Striscia di Gaza "entità nemica". Lo ha riferito la radio israeliana. Israele potrà ora tagliare le forniture di energia, acqua e carburante al territorio palestinese. Risposta durissima di Gerusalemme al moltiplicarsi, nelle ultime settimane, dei lanci di razzi Qassam dalla Striscia verso obiettivi israeliani. Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, promotore dell’iniziativa, ha precisato ai membri del gabinetto di sicurezza di essere favorevole in questo momento a tagliare l’elettricità ma non l’acqua alla popolazione di Gaza. Barak è invece contrario a lanciare un’offensiva militare su vasta scala contro i gruppi estremisti responsabili degli attacchi, secondo quanto riporta il quotidiano "Jerusalem Post".

Dichiarazione di guerra Hamas giudica le decisione israeliana di considerare la Striscia di Gaza come entità nemica una "dichiarazione di guerra". Lo ha detto la tv satellitare araba al Jazeera citando il portavoce del movimento di resistenza islamica Hamas, Fawzi Barhum. "Questa decisione - ha detto Barhum - è come una dichiarazione di guerra ed è la continuazione delle pratiche sioniste terroristiche e criminali contro il nostro popolo".

Condanna del governo palestinese Il governo del presidente palestinese Abu Mazen ha condannato la decisione del gabinetto di sicurezza israeliano. La decisione, hanno spiegato le autorità di Gerusalemme finalizzata ad indebolire la leadership del movimento islamico ma non a creare una crisi umanitaria, arriva nel primo giorno della visita del segretario di Stato americano, Condoleeza Rice, che avrà colloqui con il premier, Olmert e il presidente, Abu Mazen. Fonti palestinesi hanno spiegato che il leader dell’Anp chiederà al capo della diplomazia americana di non fissare una data precisa per la Conferenza di novembre a Washington.

Il presidente palestinese, vorrebbe infatti prima trovare l’intesa con il premier israeliano, con cui ha avviato una serie di colloqui proprio in vista del summit di autunno: l’intenzione è di presentare in quella sede una piattaforma comune per rilanciare i negoziati di pace.

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