Una mostra di quadri delle pittrici israeliane Lilia Chak e Galina Bleikh che rappresentavano sette Madonne rinascimentali con il volto di donne-kamikaze palestinesi, protagoniste di attentati terroristici allinizio degli anni Duemila, ha scatenato un putiferio nei mass media e nel mondo politico israeliano, fino alla decisione nella serata di ieri di bloccarla a poche ore dalla apertura. «La libertà di espressione è importante. Ma quei quadri erano offensivi per i congiunti delle vittime del terrorismo e per i cristiani. Allora li abbiamo rimossi». Così Yossi Bar-Moha, il presidente del Beit Sokolov (il Circolo della stampa di Tel Aviv) ha spiegato la decisione. A scatenare il caso era stato il quotidiano Yediot Ahronot, che ha pubblicato sei delle controverse «Madonne». Tra le altre una Madonna di Raffaello, la «Madonna del Libro» di Botticelli e la «Madonna col Bambino» di Leonardo da Vinci, tutto con il volto di una kamikaze.
Tra di loro Henadi Jaradat, che nel 2003 si fece esplodere ad Haifa uccidendo 21 persone. Secondo le artiste la mostra non voleva idealizzare le kamikaze ma evidenziare la terribile metamorfosi di coloro che, come donne figure materne, si trasformano in terribili macchine di morte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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