Israele si presenta alla città. E la polizia vigila

Una piazza Duomo sorvegliatissima, ma non blindata ieri per gli ultimi ritocchi agli allestimenti di Unexpected Israel, la manifestazione che per dieci giorni porterà in città storia, cultura, turismo e innovazione tecnologica del Paese mediorientale. Un’esposizione che, nonostante le minacce di centri sociali e no-global e il corteo di sabato, non è stata spostata dalla sua sede originaria. Oggi l’inaugurazione delle quindici «torri multimediali» alte tra i 2 e i 6 metri per diffondere contenuti audio e video sulle diverse eccellenze. Per ogni faccia, un volto di Israele, dal design all’agricoltura, le tradizioni culinarie, le risorse energetiche e la tecnologia. Su alcuni lati delle strutture, protette da transenne, già ieri erano proiettati, in loop dei videoclip sulle tradizioni israeliane. A sorvegliarle, in attesa dell’apertura al pubblico in programma per questa mattina, polizia e carabinieri. Anche nei prossimi giorni lo spazio occupato dalla mostra, che va dal monumento in centro alla piazza al parcheggio per i taxi, resterà transennato. Ma, da oggi, sarà possibile accedervi, a scaglioni ma sempre sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine.

Oltre a numerosi agenti e militari, parcheggiate da alcuni giorni in piazza Duomo, vi sono cinque o sei camionette, tra carabinieri e polizia. Senza contare le auto e gli agenti della Digos. Domani il forum economico a Palazzo Mezzanotte.

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