Li hanno intercettati e uccisi a sangue freddo. Forse è stato un attentato studiato a lungo. Forse è stato un episodio improvvisato, generato dallopportunità offertasi ad un commando armato del gruppo «Imad Mughniye», vicino a Hezbollah, che aveva già colpito a Gerusalemme e che ha rivendicato lattacco. Comunque sia andata lattentato costato la vita ieri sera a due agenti israeliani impegnati in un normale pattugliamento sulla statale 90, londeggiante striscia dasfalto che dal Mar Morto risale il Giordano, costeggia il confine del regno hashemita e raggiunge le alture del Golan, rischia di avere conseguenze imprevedibili.
Quella di ieri non era una notte qualunque. La notte di domenica era lultima notte di speranza per il caporale Gilad Shalit, lultima notte in cui raggiungere un accordo con Hamas per lo scambio di prigionieri e ottenere la liberazione del militare catturato al valico di Rafah nel giugno 2006. Ma il duplice omicidio rischia anche di influenzare la formazione del nuovo governo che il premier incaricato Benjamin Netanyahu presenterà alla Knesset domani mattina. Fino a ieri molti speravano nei negoziati riservati tra Bibi e la signora Tzipi Livni e in unintesa in extremis capace di garantire la formazione di un governo di coalizione con Kadima ed evitare la nascita di un esecutivo troppo sbilanciato a destra. Ora lemozione per il colpo di coda del terrorismo rischia di spiazzare lo stesso Netanyahu e costringerlo a unintesa con chi predica il pugno di ferro nei confronti dei gruppi armati e dei palestinesi.
Lagguato mortale scatta poco dopo le 20 mentre lautomobile della polizia transita nel tratto della A90 che passa a sud est del centro palestinese di Nablus e a poca distanza dalla minuscola colonia di Nasau. Nessuno assiste alla sparatoria, ma quando i soccorritori arrivano sul posto le modalità dellimboscata appaiono chiare. Un veicolo con a bordo il commando armato ha superato i due agenti e ha sparato a sangue freddo su quello al volante. Un attimo dopo la macchina si è rovesciata ed è uscita di strada uccidendo nello schianto il secondo poliziotto. «I miei due colleghi sono rimasti vittima di unimboscata a colpi di arma da fuoco e lipotesi e quella di un episodio di terrorismo» - spiega il portavoce Micky Rosenfeld.
La notte cruciale per il destino di Gilad Schalit era stata annunciata durante lesecutivo di ieri mattina dal premier Ehud Olmert che aveva spiegato di voler utilizzare le ultime ore del suo mandato per riportare a casa lostaggio. La scorsa settimana il premier aveva spedito in Egitto il capo dello Shin Bet (i servizi di sicurezza interni) Yuval Diskin e il rappresentante speciale per le questioni degli ostaggi Ofer Dekel, incaricandoli di chiudere gli ultimi dettagli di un accordo che prevede la liberazione in due fasi di circa 450 prigionieri palestinesi. I due, rientrati in Israele venerdì per informare Olmert, sono ripartiti alla volta del Cairo nella sera di sabato. «I miei emissari ritorneranno questa sera e mi informeranno dellesito della trattativa», aveva detto ieri Olmert ai suoi ministri.
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