Ist e San Martino La fusione è inutile

(...) Di fronte a questa conferma, la maggioranza non ha potuto far altro che mettere da parte l’idea dell’accorpamento sulla quale aveva speso la faccia. Gli stessi Montaldo e Burlando avevano garantito che sul progetto non ci sarebbero stati ripensamenti. Ieri sono stati costretti almeno a soprassedere: nel consiglio del prossimo 30 novembre la pratica non ci sarà. La novità viene salutata positivamente dai consiglieri del Pdl. Matteo Rosso, Roberto Bagnasco, Raffaella Della Bianca e Gino Morgillo fanno anche notare che «il direttore generale, rispondendo a domande precise, ha invece indicato come la Fondazione sia il vero futuro oncologico per l'Ist ed il San Martino, scelta però già bocciata dalla giunta Burlando nel primo mandato».
Clamoroso il tentativo di Montaldo di rigirare a proprio vantaggio l’esito della commissione. «Il direttore generale ha confermato la condivisione del progetto di istituzione di un unico centro oncologico di alta specialità», ha provato a sostenere, ben conscio che l’idea del polo oncologico è condivisa anche dall’opposizione e non è la stessa cosa che aveva in testa la giunta. «Sussiste la piena garanzia della continuità dei finanziamenti e del riconoscimento del carattere scientifico», ha aggiunto l’assessore. Punto che peraltro serve solo a confermare l’attenzione del governo ai problemi della Sanità ligure.
Senza appello per Montaldo sono state le parole del direttore generale del ministero, che a precisa domanda ha ribadito due volte che con la fusione «non vi è alcun vantaggio economico né miglioramenti dell’offerta oncologica». Tanto che la giunta ha deciso di lasciar perdere.


«L'assessore Montaldo ha dovuto cedere all'evidenza - chiosa Edoardo Rixi della Lega Nord - La proposta fatta dall'amministrazione regionale sull'Ist era una “non scelta”. Una porcata che finalmente ha avuto una sonora bocciatura in Commissione. L'unico scopo era quello di eliminare il direttore generale dell'Ist senza peraltro fare scelte strategiche».

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