Economia

Istat I salari aumentano del 4,6% e battono la crisi, ma cresce il costo del lavoro

La crisi economica non ha colpito le retribuzioni dei lavoratori dipendenti che anzi nel secondo trimestre 2009 sono aumentate del 4,6% rispetto allo stesso periodo 2008. Salari e stipendi lordi, rileva l’Istat, sono risultati in crescita (+1%) anche rispetto al primo trimestre dell’anno, in particolare nel settore industriale (+1,2% contro lo 0,9% dei servizi). Si tratta di dati che non tengono conto dei dipendenti in cassa integrazione. E tuttavia giungono buone notizie anche su questo fronte: nei primi sette mesi dell’anno, da gennaio a luglio, le aziende hanno adoperato solo il 61% delle ore di cassa autorizzate. Un dato inferiore a quello del 2008, che era stato del 77%. «Le imprese - spiega Antonio Mastrapasqua, il presidente dell’Inps, ovvero l’ente che eroga materialmente la Cig - richiedono più cassa integrazione di quella di cui hanno effettivamente bisogno». Secondo i calcoli dell’Istituto di statistica, anche il costo del lavoro è aumentato in termini tendenziali del 4,6%, mentre è cresciuto dell’1% nei confronti del primo trimestre 2009. Aumenti del costo del lavoro superiori alla media si sono rilevati nel settore delle costruzioni, e in quello del trasporto e magazzinaggio. Si tratta di una tendenza che si riscontra non soltanto nel nostro Paese. Il costo del lavoro nell’area dell’euro, sempre nel secondo trimestre 2009, è aumentato del 4% su base annua, contro un aumento della retribuzioni pari al 3,9%.
L’incremento delle retribuzioni in Italia è frutto delle ultime tranche di aumenti legati ai contratti di lavoro. Secondo i sindacati, si tratta di un dato parzialmente ingannevole, perchè non tiene conto della cassa integazione. Per la Cgil, nel complesso l’aumento dei salari è vicino allo zero. Così, Guglielmo Epifani sollecita al governo sgravi fiscali per sostenere i redditi da lavoro e da pensione.

Dimenticando tuttavia che, in un periodo di inflazione zero, incrementi retributivi superiori al 4% - per quanto al lordo dell’imposizione fiscale - consentono ai lavoratori di recuperare potere d’acquisto reale.

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