Istat: "Pil 2008 -1%, peggiore dal '75" Borse Ue: bruciati 200 miliardi di euro

L’ultima stima del governo prevedeva una diminuzione del pil dello 0,6%: l'Istat la rivede al ribasso. L’inflazione a febbraio si attesta all’1,6%, ai minimi dal 2007. Epifani: "La situazione si aggrava, serve un intervento più forte". Borse: lunedì nero, il Dow Jones sotto i 7mila punti: è la prima volta dal '97. Le piazze Ue in picchiata: ai livelli del 2003. Male anche per Tokyio (-3,8%)

Istat: "Pil 2008 -1%, peggiore dal '75" 
Borse Ue: bruciati 200 miliardi di euro

Roma - L’inflazione a febbraio si è attestata all’1,6%, stesso tasso di crescita registrato a gennaio. Nella stima preliminare, l'Istat fa sapere che su base mensile a febbraio i prezzi sono aumentati dello 0,2%. Il prodotto interno lordo nel 2008 è calato dell’1% rispetto all’anno precedente. L’Istat ha, così, rivisto la stima preliminare del -0,9%. L’ultima stima ufficiale del governo, quella contenuta nell’aggiornamento del Programma di stabilità, attestava una diminuzione del pil nel 2008 dello 0,6%.

Pil peggiore dal 1975 Il calo del prodotto interno lordo registrato nel 2008 (-1%) è il dato peggiore mai registrato dal 1975, quando la diminuzione del prodotto interno lordo era stata del 2,1%. L'Istituto di statistica aggiungendo che "ad un dato simile a quello del 2008 si era arrivati nel 1993 quando il pil era diminuito dello 0,9%". Non solo.

Il deficit pubblico Nel 2008 il rapporto tra deficit e Pil si è attestato al 2,7%. Nelle ultime stime ufficiali del governo, quelle contenute nell’aggiornamento del Programma di stabilità, il rapporto deficit-Pil per il 2008 era al 2,6%. Nel 2007 il deficit si era invece attestato all’1,5%. Nel 2008 "il saldo primario, l’indebitamento netto al netto della spesa per interessi, è risultato positivo e pari al 2,5% del Pil, inferiore al 3,5% del 2007". "È un dato che si riceve con grande soddisfazione - ha commentato il Tesoro - i dati di chiusura 2008 ci hanno consentito di mettere fieno in cascina per il 2009. Il risultato è dovuto agli indirizzi generali trasmessi dal Presidente del Consiglio e al senso di responsabilità e di disciplina del Governo e del Parlamento".

Inflazione stabile all'1,6% Se l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) a febbraio è cresciuto dell’1,6%, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo, quello che tiene conto delle riduzioni temporanee come saldi e vendite promozionali, ha registrato un aumento tendenziale dello 0,2% rispetto a gennaio e dell’1,5% rispetto a febbraio del 2008. La cosidetta "inflazione di fondo" - riferisce sempre l’Istat - ovvero l’indice al netto dei prodotti energetici e degli alimentari freschi, a febbraio ha registrato un aumento tendenziale del 2,2% (era al 2,3% a gennaio). A febbraio gli aumenti congiunturali più significativi dell’indice per l’intera collettività si sono verificati per i capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+1,2%), Comunicazioni (+1%) e Ricreazione, spettacolo e cultura (+0,6%); variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Abbigliamento e calzature e Istruzione. Una variazione negativa si è verificata nel capitolo Trasporti (-0,1%). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+4,4%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3,8%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,5%). Variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli Comunicazioni (-1,9%) e Trasporti (-1,7%).

Rallenta il prezzo della pasta Analizzando i dati che hanno portato ad un calo del prodotto interno lordo dell’1% nel 2008, si evidenzia "una contrazione in termini reali - spiega l’Istat - dello 0,5% dei consumi finali nazionali (-0,9% per la spesa delle famiglie residenti, +0,6% per la spesa delle amministrazioni pubbliche, +1,1% per le istituzioni sociali private). La diminuzione dei consumi privati interni è stata pari all’1%. Gli acquisti all’estero dei residenti sono aumentati del 2,8%, mentre le spese sul territorio italiano effettuate da non residenti sono diminuite del 2,6%". Il prezzo della pasta di semola di grano duro a febbraio è calato, rispetto a gennaio, dell’1,8%. Secondo l’Istat, l’aumento tendenziale dei prezzi di questo prodotto passa dal 25,4% di gennaio al 16,5% di febbraio. Per il pane, l’aumento congiunturale del prezzo a febbraio è stato dello 0,2%. Su base annua il tasso di incremento dei prezzi rallenta però dal 2,7% di gennaio al 2,3%. Il comparto generale ’pane e cerealì ha registrato a febbraio un calo mensile dei prezzi dello 0,1% e l’aumento tendenziale registra anche in questo caso un rallentamento (dal +7% di gennaio al +5,6% di febbraio).

Rincari sulla benzina A febbraio si registra un aumento congiunturale del prezzo dei carburanti ed un rallentamento del calo tendenziale. La benzina verde - riferisce l’Istat - a febbraio è aumentata rispetto a gennaio del 2,5%. Il calo tendenziale dei prezzi passa così dal -18,1% di gennaio al -15,6% di febbraio. Stesso trend registrato per il prezzo del gasolio: a fronte di un aumento dell’1% a febbraio rispetto a gennaio, su base annua la diminuzione dei prezzi passa dal -17,6% di gennaio a -15,6% di febbraio.

Epifani: "La situazione si aggrava" La situazione di crisi economica imporrebbe un intervento del governo "maggiore" di quello che sta mettendo in campo "sia in termini qualitativi che quantitativi". A lanciare l'allarme è il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, che ha presentato oggi la manifestazione dei pensionati della Cgil, che si terrà il 5 marzo a Roma. "Il 2008 - ha detto commentando i dati sul Pil dello scorso anno - è andato peggio del previsto.

Il 2009 andrà peggio delle previsioni di governo e Confindustria, il 2010 nessuno lo sa. La situazione si aggrava. Ci vuole un intervento del governo maggiore sia in termini qualitativi che quantitativi. Così non va".

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