da Milano
Un anno fa, di questi tempi, era la cartolina del calcio italiano nel mondo. Oggi, per Fabio Cannavaro, sembra tutta unaltra storia: unestate passata ad imbarcare gol nella difesa ballerina del nuovo Real Madrid, la figuraccia in maglia azzurra nella batosta di Budapest e adesso - ultima della serie, ma solo in ordine cronologico - un infortunio che fa tremare Schuster e Donadoni. Distorsione alla caviglia sinistra: questa la diagnosi dello staff medico del Real, che ieri si è dato 24 ore di tempo per «studiare levolversi della situazione».
Una notte per capire, dunque. E sperare, in chiave-Nazionale. Perché se le cose dovessero andar male, Italia-Francia dell8 settembre diventerebbe un rompicapo maledettamente difficile da risolvere per Roberto Donadoni. Se, dopo Materazzi, anche Cannavaro darà forfait, il ct azzurro dovrà colmare una preoccupante voragine al centro della difesa. Il tutto entro quindici giorni, con appena due turni di campionato da cui trarre indicazioni (e ispirazione) e con un Nesta che, di ritorni in Nazionale, non vuol proprio saperne.
Lo stop di Cannavaro cancellerebbe le ultime tracce della gestione Capello nel Real Madrid, che in serata apre le danze della Liga spagnola (oggi si giocano anche Murcia-Saragozza e Siviglia-Getafe). I campioni in carica affrontano i cugini dellAtletico (fra i pali debutta Abbiati), in un derby che profuma tanto di euro: insieme, i due club hanno speso quasi la metà dei 473 milioni investiti nel mercato spagnolo di questanno (il più caro della storia). Dopo i no perentori ricevuti da via Turati per il sogno Kakà, il presidente del Madrid Calderon si è dato allo shopping compulsivo: 119 milioni per assicurarsi le prestazioni degli olandesi Robben e Sneijder, dellargentino Heinze e del brasiliano Pepe su tutti. Ma del Real spettacolare promesso dal nuovo tecnico Schuster, finora si è visto poco o nulla.
Molto più intrigante lattacco a quattro stelle del Barcellona: Henry, Ronaldinho, Messi ed Etoo farebbero sognare chiunque. Per il titolo ci sarà anche il Siviglia, dove De Sanctis e Maresca lottano per un posto da titolare.
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