La macchina industriale italiana è ripartita e può trainare la crescita 2006 verso un più 2%. Un risultato che sarebbe superiore a quell1,6% stimato dal governo nella nota di aggiornamento al Dpef e a tutte le previsioni delle principali istituzioni economico-finanziarie italiane e internazionali. A tirare la volatà al Pil 2006, è il ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, confortato dai dati positivi di Confindustria sulla produzione industriale a ottobre. «La ripresa industriale in atto - ha detto infatti Bersani intervenendo alla cerimonia dei Cavalieri del Lavoro svoltasi al Quirinale - consentirà a fine 2006 una crescita del Pil vicina al 2%». Il ministro ha dunque dato atto alle aziende italiane, o almeno a gran parte di esse, di non essersi lasciate scappare il treno della crescita che - ha specificato - «premia le imprese che hanno saputo scegliere la sfida della produttività».
A sostegno dellottimismo di Bersani, come detto, ieri sono arrivati anche i dati di Confindustria sullandamento della produzione nel mese di ottobre che, pur registrando una lieve flessione su base congiunturale (meno 0,3%), su base annua hanno messo a segno un risultato largamente positivo: più 6,1% per la produzione grezza e più 3,4% a parità di giornate lavorative. In particolare, secondo i calcoli di viale dellAstronomia, nei primi 10 mesi di questanno lattività produttiva sarebbe cresciuta del 2,3% rispetto allo stesso periodo dellanno scorso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.