Losail. Se non altro, in attesa che la 125 torni ad essere quella di una volta, fucina di talenti tricolori, accontentiamoci non della vittoria, ma della splendida rimonta di Andrea Iannone, secondo in Moto2. Gara in salita per lui, gara con impresa, gara però dominata da Stefan Bradl e dalla sua Kalex. Il pilota del Team Kiefer, scattato dalla pole, non si è lasciato intimidire dalla bella partenza dello svizzero Thomas Luthi (Suter) che era riuscito a beffarlo allo spegnimento del semaforo. Poche curve e Bradl ha poi salutato il gruppo degli inseguitori e iniziato a mettere da parte un margine incredibile, oltre 4 secondi, per una categoria livellata del motore unico.
Ma si diceva. Andrea Iannone (con la Suter) ha dato lanima, riuscendo ad acciuffare la piazza donore partendo dalla sedicesima posizione. Terzo Luthi. Sesto il romano Simone Corsi con la FTR, mentre Michele Pirro (Moriwaki) ha chiuso allottavo posto. Nel corso della prova è finito a terra Mattia Pasini (FTR), fortunatamente senza conseguenze fisiche.
Venendo, invece, alle noti dolenti, in 125 trionfo dello spagnolo Terol su Aprilia, quindi un tedesco e uninfilata, qua e là, di altri iberici. Primo italiano? Simone Grotzkyj, 14°.
Italia «desaparecida» in 125. La fabbrica dei campioni ha chiuso
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.