Manila Alfano
Turisti che cercano sollievo ai bordi delle fontane, asfalto che si scioglie sotto i piedi e strade semideserte. Chi resta in città esce solo se è costretto, lafa toglie ogni energia, meglio rimanere chiusi in casa o in ufficio e affidarsi allaria condizionata o al ventilatore. Gli altri, i più fortunati, sono già partiti per le vacanze. Secondo le stime, da ieri fino al 4 settembre saranno 110 milioni i veicoli diretti verso le località di vacanza.
Anche lacqua del mare è molto più calda rispetto alla media. Tra la costa africana e la Sicilia lacqua ha raggiunto addirittura i 29 gradi.
Dopo aver fatto boccheggiare i Paesi del nord Europa con temperature record, unaltra ondata di caldo proveniente dallAfrica sta colpendo lItalia: ieri il nord e il centro, da sabato toccherà al sud. Le città più a rischio sono Genova, Milano, Torino, Bologna e Roma. Ma il peggio, dicono i meteorologi, è previsto per il fine settimana con il termometro che si impennerà fino ai 40 gradi. Quindi,almeno per il momento, sembra che la parola dordine sia sopportare. «La corrente calda arriva dallAfrica, si presenta inizialmente come secca ma con il passare dei giorni laria diventa stagnante e si trasforma in caldo umido - spiega il tenente colonnello Sergio Pisani del centro di meteorologia aeronautica - Lalta pressione ci impiega parecchio tempo per posizionarsi sulla zona e, di conseguenza, ce ne impiega altrettanto per spostarsi. Questo crea una stagnazione in cui laria non circola». A livello di percezione poi lumidità crea un vero e proprio «disagio da afa». «Con il caldo secco infatti, dice il tenente, il sudore evapora, ma con lumidità laria non riesce ad assorbire il sudore che non può traspirare, provocando quella sgradevole sensazione di appiccicoso sulla pelle».
Nella pianura padana si toccano in media 35 gradi, con picchi di 36 a Bologna e 38 a Ferrara. A Firenze il termometro ha toccato i 37 gradi. Per la prima volta il Veneto in questa stagione ha registrato oltre i 37 gradi. Il clima è rovente su tutta la pianura veneta, con valori superiori ai 5-7 gradi alla media del periodo. Anche a Belluno, città a ridosso delle montagne, i termometri hanno toccato il record di 34 gradi. A Bolzano la massima registrata è stata di 35,6 gradi. E allora i comuni si allertano, il pensiero va prima di tutto alle persone anziane che restano in città, gli ospedali, i pronto soccorso, le case di cura e le strutture di assistenza domiciliari si preparano per far fronte alle eventuali emergenze. «Dopo i 15mila morti registrati tra le persone anziane del 2003 - dichiara Ivano Giacomelli, segretario Codici, centro diritti dei cittadini - è essenziale che le Regioni si dotino di piani demergenza per affrontare la situazione». Record di trasporti di pazienti nei dieci ospedali dellarea metropolitana genovese.
Intanto su tutta Italia sono in azione Canadair ed elicotteri della Protezione Civile per fermare roghi e incendi. In fiamme parecchie zone dellUmbria, Lazio e Abruzzo.
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