Marta Ottaviani
È stato il loro ultimo volo dallIrak. I corpi del tenente colonnello Giuseppe Lima, del capitano Marco Briganti, del maresciallo capo Massimiliano Biondini e maresciallo Marco Cirillo sono atterrati nella tarda serata di ieri allaeroporto di Ciampino. I quattro militari italiani, morti due giorni fa sullelicottero AB-412 vicino a Nassirya, sono stati accolti dai loro parenti e dalle più alte autorità dello Stato.
Forse anche dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che potrebbe recarsi a Ciampino dopo la fine del concerto per la festa della Repubblica.
I funerali verranno celebrati in forma solenne domani mattina alle 10.30 allaeroporto militare «Fabbri» di Viterbo. Oggi pomeriggio dopo le 16 sarà allestita una camera ardente allinterno della vicina caserma militare «Chelotti», sede del Centro addestramento dellaviazione dellEsercito. Al termine del rito le salme dei soldati saranno trasportate nei luoghi di residenza dei quattro militari per la tumulazione.
In Irak ieri si è respirata unatmosfera di profondo dolore. A Camp Mittica, quartier generale del contingente italiano a Nassirya, per tutta la mattinata cè stato un commosso pellegrinaggio alla camera ardente allestita nella cappella militare. A rendere omaggio ai quattro soldati italiani cera anche il sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi, giunto appositamente in Irak. Nel pomeriggio, prima della partenza delle salme verso lItalia, è stata celebrata una messa di suffragio alla quale hanno partecipato i compagni di Lima, Briganti, Biondini e Cirillo. Laereo C-130 dellAeronautica Militare ha preso il volo dallaeroporto di Tallil poco dopo del 16. A bordo, insieme con i corpi dei quattro soldati italiani, il colonnello Filippo Camporesi, comandante del reggimento «Vegà» di Rimini da cui provenivano tre delle quattro vittime, e il cappellano militare.
E ieri mattina in Irak sono arrivati anche i sei membri della commissione di inchiesta incaricata di indagare sulle cause che hanno provocato la caduta dellAB-412. I lavori sono già iniziati e il governo ha fatto sapere che «si indagherà a tutto campo». Già dai primi rilievi si può escludere con certezza che lelicottero sia stato colpito da un missile o da unaltra arma. La disposizione dei resti allontanerebbe anche lipotesi di unavaria al motore, favorendo quella dellerrore umano, aggravato da particolari condizioni meteorologiche e ambientali. Si tratta di una teoria provvisoria: i rilievi verranno completati nei prossimi giorni. Lunico dato certo per il momento è che si trattava di un volo particolarmente insidioso.
Intanto per lItalia è il momento del lutto e del dolore. A Roma, in segno di cordoglio, sono stati posticipati di 24 ore i fuochi dartificio al Gianicolo previsti per la festa della Repubblica.
Oggi, per la tradizionale parata della festa della Repubblica, lesercito e laviazione sfileranno con le bandiere listate a lutto.
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