"Italia sempre più affidabile sui mercati. Mef al lavoro per valorizzare gli immobili"

Leo: "Fisco leva di sviluppo". Pichetto: "Focus sostenibilità"

"Italia sempre più affidabile sui mercati. Mef al lavoro per valorizzare gli immobili"
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«Oggi l'Italia è percepita in modo molto diverso rispetto al passato dai mercati internazionali, grazie alla stabilità del governo che ha avuto effetti positivi in termini di fiducia, investimenti e credibilità. Ne è prova il fatto che lo spread è sceso da 233 punti base a meno di 90, con previsioni che lo stimano intorno ai 70-75 punti. Tutto questo dimostra quanto il nostro Paese sia ormai considerato un partner affidabile. Al ministero dell'Economia e delle Finanze ho istituito una cabina di regia per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, con l'obiettivo di superare la frammentazione gestionale e garantire una governance unitaria. In quest'ottica, è necessario procedere a una revisione normativa che valorizzi il settore dell'abitare e promuova strumenti come il social housing, il silver housing e gli studentati». Lo ha affermato Lucia Albano, sottosegretario del Mef, nel corso della tavola rotonda Economia nazionale, impresa e industria che si è svolta nell'ambito di Italia 2035, strategie per un futuro di crescita e stabilità, promosso da Forbes Italia a Roma.

Il fisco può essere una leva di sviluppo secondo Maurizio Leo, viceministro dell'Economia e delle Finanze: «Molte delle previsioni contenute nella Legge Delega la 111 del 2023 a cui abbiamo dato attuazione con 16 decreti legislativi e quattro testi unici ha tra le disposizioni più rilevanti quelle che riguardano il comparto dell'economia nazionale e delle imprese. In un momento particolarmente delicato come quello attuale se si introducono norme di carattere fiscale che vanno nella direzione di venire incontro alle esigenze dei cittadini, delle famiglie e delle imprese sicuramente ci sarà un effetto positivo per la crescita economica».

Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal canto suo ha evidenziato che «l'orizzonte del 2035 è uno sguardo al futuro e un incentivo per le azioni del presente che porteranno l'Italia ad un cambiamento di pelle produttivo, economico, sociale, nel segno della sostenibilità ambientale. Con il Piano nazionale integrato Energia e clima ci siamo posti un obiettivo ambizioso: ribaltare l'attuale proporzione tra fossile e rinnovabili portando le energie green a due terzi e riducendo il fossile a un terzo».

Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero per le imprese e il made in Italy, ha parlato di incentivi e sostegni alle imprese italiane: «Il nuovo Codice degli Incentivi, una misura attesa da anni, ha già ricevuto il parere della Ragioneria Generale dello Stato ed è al vaglio della Conferenza delle Regioni, a brevissimo, sarà operativo.

In Italia esistono circa 2mila incentivi: un terzo è di competenza statale, mentre i due terzi sono regionali. Si tratta di una vera e propria giungla normativa, che il Codice intende semplificare, nel numero e nella struttura, puntando a razionalizzare l'intero sistema».

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