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Italiana arbitro picchiata dalle coreane

Non è un bel momento per gli arbitri italiani. Pensate alla povera Anna De Toni, vicentina di 29 anni, impegnata nella Coppa d’Asia femminile. Si è presa qualche calcio e una raffica di bottiglie al termine della semifinale tra Corea del Nord e Cina. Il motivo? Un gol annullato alle coreane per fuorigioco e l’espulsione per gioco scorretto del portiere Han Hye-yong. Per la cronaca, la Cina ha vinto 1-0, approdando alla finale. E allora, al fischio di chiusura, pronta è scattata la spedizione punitiva delle coreane. Hanno atteso la De Toni al rientro negli spogliatoi, e poi via alle danze. Han Hye-yong - sì, proprio lei, l’estremo difensore espulso - si è scagliata verso l’arbitro e l’ha colpita con un calcio. A darle man forte altre due compagne: Sun Son-kyong e Sun Song-jung, che da lontano hanno cominciato a tirare bottiglie e altri oggetti verso la direttrice di gara. E ancora, le altre giocatrici tutte intorno. A difendere la malcapitata? Nemmeno per sogno. Insulti e spintoni, finché la De Toni si è barricata negli spogliatoi per evitare la ritorsione delle coreane furiose. Le tre giocatrici, per ora, sono state sospese dalla federazione asiatica.

Altre sanzioni potrebbero arrivare nei prossimi giorni dalla Commissione disciplinare della Confederazione asiatica.

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