Italiani felloni per colpa degli alti comandi

Caro Granzotto, ho letto sul Giornale del 23 maggio l’articolo di Perna (Maledetti italiani) ove si afferma che gli inglesi ci considerano vigliacchi, citando a conferma le «simpatiche» frasi filo-italiane del ministro della Difesa britannico del 1982 a proposito del possibile comportamento degli argentini durante la guerra anglo-argentina per le Falkland, nel caso fosse prevalso il sangue italiano che, secondo lui, avrebbe indotto gli argentini a una rapida resa. Vabbè, non avremo la storia militare dell’Inghilterra, ma più che di vigliaccheria a me sembra che gli italiani soffrano di incostanza, di incertezza nelle alleanze politiche, e questo sicuramente ha provocato qualche episodio di voltagabbanismo (vedi anche Prima e Seconda guerra mondiale). Ma questa non è vigliaccheria.

Insomma, lei, notoriamente filo-inglese e appassionato di storia, mi può illuminare finalmente, su dove e quando, secondo gli inglesi avremmo ignomigniosamente gettato gli scudi? Penso che anche a loro qualche volta sia convenuto darsela a gambe per salvare la pelle davanti a forze preponderanti.

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