Gli italiani furono avvertiti in tempo di un secondo attentato a Nassirya

Londra Nel febbraio 2004 le truppe italiane della Brigata Ariete ricevettero informazioni di piani per un possibile attentato suicida a Nassirya, dopo quello del 12 novembre 2003 nel quale morirono 19 italiani e un numero imprecisato di cittadini iracheni (almeno nove). Lo si ricava da uno dei file segreti americani resi pubblici due giorni fa dal sito Wikileaks.
«La brigata Ariete ha ricevuto informazioni di una minaccia terroristica di attentatori suicidi, possibilmente una cellula di Al Qaida composta di due uomini, uno saudita e uno libanese», si legge nel documento diffuso sul suo sito web dal quotidiano britannico Guardian, uno dei media internazionali cui Wikileaks ha passato i documenti.
Il rapporto fa perfino nome e cognome degli aspiranti kamikaze: Haydar Ali Saber (data di nascita 1978) e Abdu al Razak Wahid Kaldun (nato nel 1980)».
Il Guardian mette l’allarme rivolto alle truppe italiane a Nassirya in relazione alla «carriera» di Abu Musab al Zarkawi, il capo di Al Qaida in Irak sfuggito nel marzo 2005 alla cattura da parte delle forze britanniche perchè l’elicottero che lo sorvegliava dall’alto nei pressi di Bassora aveva finito il carburante.


La minaccia su Nassirya sarebbe infatti uno dei primi atti riconducibili a Zarkawi, secondo il Guardian.
Il capo giordano di Al Qaida in Irak fu comunque ucciso successivamente in un bombardamento mirato eseguito dagli americani nel giugno 2006.

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