«Abolirò lIci» sulla prima casa. Ancora una volta Silvio Berlusconi ci ha letteralmente lasciati di gesso. Già nel corso della campagna elettorale del 1996 ci aveva sorpresi dichiarando: «Creerò un milione di posti di lavoro». Fu coperto da un montagna di offese e insulti, come è nello stile delle sinistre, perché allora sembrava una cosa impossibile. Invece nei 5 anni successivi con Berlusconi dal 2001 al 2005 se ne trovarono un altro milione e mezzo. Personalmente credo che il premier sia dotato di capacità dinventiva, conoscenza, intuizione, informazione (studi e previsioni a medio e lungo termine) e collaboratori che la sinistra, appiattita 50 anni sulle idee dei soliti «soloni» indottrinati a Mosca, non può nemmeno immaginare. Ancora oggi, nonostante le difficoltà delleconomia mondiale, Berlusconi rappresenta il nuovo, il sogno e la capacità di poterli realizzare. Il progetto di eliminare lIci, sia pure con gradualità, si sposa perfettamente con il «nuovo programma fiscale» contenuto nella finanziaria 2006; impegnare le amministrazioni locali a collaborare attivamente nel realizzare il recupero dellevasione fiscale e previdenziale, quanto mai necessarie, e «lasciare» al territorio una parte delle nuove tasse reperite, a titolo di «cointeressenza». Non male per una campagna elettorale.
Come faranno ora gli italiani a scegliere Prodi che vuole imporre la tassa di successione e laumento degli estimi catastali, con conseguente aumento dellIrpef e dellIci sulla casa, quando Berlusconi vuole togliere lIci e assicura che non aumenterà le tasse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.