Milano - Non è vero che gli italiani sono già sotto l'ombrellone. Ce lo dicono i cassonetti dell'immondizia, stracolmi di rifiuti. Negli ultimi anni è sempre più alto il numero di chi trascorre le vacanze in città, invece che in villeggiatura. E a cocktail freschi e tuffi in acqua tipici di luglio sostituisce sedute davanti al computer, al fresco, se si è fortunati, dall'aria condizionata. Sono cambiate le abitudini. Le cause: le ferie costano troppo o si preferisce ancora agosto a luglio.
L'inchiesta Secondo un'inchiesta svolta dall’Agi a Milano, Torino, Firenze, Roma e Bari, risulta che sono ben pochi i cittadini che dal 1 al 15 luglio hanno chiuso casa per recarsi al mare o in montagna, o, meglio ancora, all’estero. Le aziende per la racolta dei rifiuti urbani, infatti, non hanno riscontrato un sensibile calo della ’spazzaturà: bidoni e cassonetti, quindi, sempre pieni, fatta eccezione per i week-end, unico momento in cui le città in parte si svuotano per tornare a essere piene la domenica sera.
Il caso di Milano Ad esempio a Milano, sono solo circa 336 mila i cittadini, tra residenti e pendolari, già in vacanze durante le prime due settimane di luglio. La stima è stata ottenuta confrontando la quantità di rifiuti raccolta dalla società Amsa nella settimana che va dal 9 al 15 luglio (9,725 tonnellate) rispetto alla quantità raccolta in una settimana tipo (11,316 tonnellate). Dai dati, ricavati considerando 2,100 milioni i "produttori di rifiuti" in una settimana di riferimento (1,300 milioni di residenti e 800 mila pendolari), risulta un calo di 1,591 tonnellate.
In percentuale, siamo di fronte ad una diminuzione del 16%, pari a 336 mila persone. Sostanzialmente invariata la produzione di rifiuti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando le tonnellate raccolte ammontavano a 9,745 tonnellate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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