Pigra, ossessionata dalla ricerca del parcheggio e meno interessata al matrimonio. Che ci piaccia o meno, è lItalia allo specchio, così come ci viene raccontata dallannuario statistico dellIstat del 2011. Nella fotografia scattata dallistituto, gli italiani risultano un popolo di sedentari: solo il 21,9% della popolazione pratica sport con una certa regolarità, mentre quelli che non fanno mai attività fisica rappresentano il 39,8% della popolazione.
A sorpresa, le più pigre sono proprio le signore (il 44,4% di loro non pratica nessun tipo di sport), che risultano anche più «viziose» rispetto allanno scorso: le schiave della sigaretta sono in aumento e tra i fumatori più incalliti ci sono proprio le rappresentanti del gentil sesso tra i 45 e i 54 anni detà (il 23% del campione).
E se le sigarette vengono accese dal 22,3% degli italiani sopra i quattordici anni detà, si va invece spegnendo linteresse per il matrimonio: con più di 13mila celebrazioni in meno rispetto allanno scorso, il tasso di nuzialità è sceso dal 3,8 al 3,6 per mille.
Ma se il matrimonio è unopzione meno attraente per gli italiani, quello in Chiesa resiste: al Sud è quasi la regola con il 77,6% di persone che sceglie la cerimonia religiosa, mentre al Centro è preferito dal 55,1 e al Nord dal 51,4. La famiglia subisce però un duplice attacco, perché non solo ci si sposa meno, ma le coppie sono anche più precarie: nel 2011 si è registrato un aumento sia del numero delle separazioni (+2,1%) sia del numero dei divorzi (+0,2). Si calcola che nel 2009 per ogni mille matrimoni si siano verificate 297 separazioni 181 divorzi.
I problemi più sentiti dalle famiglie delle aree urbane rimangono però quelli legati alla mobilità e allo smog: il traffico preoccupa il 41,2% della popolazione, mentre la carenza di parcheggi e la difficoltà a trovarli è una dannazione per ben il 38% degli italiani che vivono in una grande città
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