da Milano
Per Iveco sta per scoccare lora «x». Nel fine settimana lamministratore delegato Paolo Monferino, a Pechino da alcuni giorni in occasione della settimana ecologica Italia-Cina, dovrebbe chiudere il maxi-accordo con la Saic, dopo la lettera dintenti siglata nel dicembre dello scorso anno. Lintesa permetterà alla casa produttrice di camion di Fiat Group di sviluppare con il colosso cinese unimportante partnership a lungo termine nel settore dei camion pesanti. Le attività industriali previste riguardano la produzione e lassemblaggio di Tir e di motori diesel con lutilizzo di tecnologie italiane. In proposito sarà costituita una società dinvestimento paritetica tra Iveco e Saic che acquisirà il 67% del capitale della Chongqing Hongyan Automotive, controllata dalla Chongqing Heavy Vehicle Group, uno dei maggiori costruttori cinesi di camion, che resterà azionista con il restante 33 per cento. Prende dunque forma il progetto «Iveco 2» nei cui obiettivi cè la creazione di una forte realtà industriale in Cina, Paese dove lazienda di Torino è già presente attraverso tre joint venture per la produzione di furgoncini, autobus e cambi.
Laccordo con Saic, secondo produttore di veicoli in Cina e già legato a Torino attraverso cooperazioni nel settore dei trattori, sembra essere il primo di una lunga serie. Evoluzioni importanti sarebbero infatti attese a breve. Del resto proprio nei giorni scorsi, incontrando i sindacati a Torino, lamministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, aveva sintetizzato con questa frase il futuro di Iveco: «Lazienda dovrà trasformarsi da costruttore internazionale a globale, incrementando la sua presenza nel mercato dei veicoli pesanti».
Il buon momento del gruppo torinese, gli accordi industriali pronti a partire e la possibile chiusura delloperazione Fidis entro il mese («abbiamo tutte le offerte necessarie per il 50% della finanziaria», ha detto ieri lad) hanno ridato slancio al titolo Fiat: le azioni hanno guadagnato l1,47% a 10,53 euro. Anche i dati di giugno sulle immatricolazioni di vetture in Italia hanno contribuito a rilanciare il titolo torinese. Fiat Auto, infatti, per il sesto mese consecutivo ha registrato una quota mercato superiore al 30% (30,64% per lesattezza) con una crescita del 4,3% rispetto al 2005 e con volumi in aumento del dell1,7 per cento. A trainare i risultati è stato il marchio Fiat che a giugno ha ottenuto il 23% di quota (più 4,1%) e nei 6 mesi il 23,2% (più 3,1%). Il risultato della casa italiana è stato ottenuto nel contesto di uno scenario complessivo che ha visto le vendite ridursi del 12,6 per cento.
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