É da tempo che gira questa convinzione rilanciata da qualche sito e da qualche procuratore: Jankulovski sta subendo del mobbing da parte del Milan. E d'altro canto è stato lo stesso calciatore a rendere nota la sua posizione accussando il club rossonero «di non voler rispettare i contratti». Il tutto quale conseguenza di ciò che è avvenuto durante il calcio-mercato. E cioè il rifiuto sistematico da parte del giocatore di qualsiasi trasferimento in serie A oltre che all'estero. La spiegazione, informale, passata ad alcuni cronisti è stata la seguente: «Non mi muovo da Milano per consentire ai miei figli di completare un ciclo scolastico»
Scusa poco convincente se si pensa che nel gennaio 2010, il Milan propose a Jankulovski di passare all'Inter dove, in cambio del suo sì, gli avrebbero prolungato di un anno il suo contratto. Non solo: ma grazie al triplete il ceko avrebbe guadangato un bel mucchio dsi quattrini sotto forma di premi. Senza dover cambiare scuola ai figli.
Di cosa si tratta? Difficile dare una spiegazione in mancanza di convincenti tesi da parte dell'interessato. Forse si tratta solo di puntiglio. Certo è che Jankulovski ha respinto al mittente ogni proposta di trasferimento. Attualmente non viene convocato e Allegri lo ha spiegato fin dall'inizio: «Ho 11 difensori a disposizione, 4 giocano, altri due vengono in panchina, il resto deve per forza andare in tribuna».
Eppure, nonostante questa situazione, il Milan lo ha inserito nella lista Champions lasciando fuori Oneyew reduce dall'operazione al ginocchio. E se le cose stanno così come si fa a parlare di mobbing?