"Jason è morto" Il marito la smentisce: "So dov’è stato portato"

Si riaccende la speranza per il neonato scomparso. L’uomo cambia versione per la terza volta: "Oggi voglio dire la verità. Non è figlio mio però è come se lo fosse". Spunta la pista svizzera: il piccolo affidato a persone di fiducia della mamma

"Jason è morto"  
Il marito la smentisce:  
"So dov’è stato portato"

Roma «È morto», dice la madre. «È vivo», dice il padre. «È successo in casa, mentre cambiavamo il pannolino». No non è vero: «Mio figlio è all’estero».
Uno dei due mente, o entrambi. Katia Reginella e Denny Pruscino, i genitori di Jason, il piccolo di due mesi e mezzo scomparso da Folignano, rimangono agli arresti dopo la conferma ieri del gip di Ascoli Piceno Carlo Calvaresi. I due coniugi sono accusati di abbandono di minore e maltrattamenti in famiglia che abbiano avuto come conseguenza la morte, e anche di occultamento di cadavere in concorso.

Le ultime dichiarazioni del padre aprono però uno spiraglio sulla possibilità che il bambino, scomparso «tra il 20 giugno e il 20 luglio 2011», come ha scritto il gip nell’ordinanza, sia ancora vivo. E Le ricerche si estendono da Folignano alla Svizzera. Folignano è lo stesso paese dove abitavano Melania Rea e Salvatore Parolisi, ora in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie.
La Svizzera perché la pista indicata dal padre, che sostiene che Jason sarebbe vivo e fuori dall’Italia, è stata giudicata dagli inquirenti attendibile.

Durante l’interrogatorio nell’udienza di convalida, la madre di Jason ha invece ripetuto che il piccolo è morto dopo un incidente domestico avvenuto durante il cambio del pannolino in camera da letto. Le ricerche svolte a Castelrosino, dove il bimbo sarebbe sepolto, non hanno però portato risultati e sono state sospese.
Denny Pruscino ha però contraddetto le sue precedenti dichiarazioni. Se in un primo tempo aveva rivelato di aver «nascosto il bambino» insieme con la moglie, poi ha detto di averlo invece trovato morto, steso sul letto, al suo rientro dal lavoro.

E ieri ha raccontato di non aver assistito all’incidente. Ha spiegato di essere certo, perché glielo avrebbe detto la moglie, che il figlio sia vivo e che sia stato trasferito lontano dalle Marche. Mistero sulle eventuali indicazioni precise sul luogo, ma l’ipotesi privilegiata dagli inquirenti è quella della Svizzera, dove abita un fratellastro di Katia Reginella.

Durante l’udienza di convalida sono emersi poi particolari nuovi sulla coppia, che ha già due figli di 5 e 3 anni dati in affidamento dai servizi sociali perché affetti da gravi patologie non congenite, causate da presunti incidenti domestici. Jason non sarebbe figlio biologico di Denny Pruscino.

La madre lo avrebbe avuto da un ragazzo più giovane. «Non è figlio mio, ma è come se lo fosse», ha detto il trentenne agli arresti durante l’udienza preliminare. E ha giurato: d’ora in poi «voglio dire tutta la verità».

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