Jean-Joseph Lataste

Francese, nacque nel 1832 a Cadillac, dalle parti di Bordeaux. Poiché fin da piccolo aveva manifestato il desiderio di diventare sacerdote, lo misero studiare nel seminario di Bordeaux e poi in quello superiore di Pons. Ma le tempeste ormonali tipiche dell’adolescenza gli fecero abbandonare la primitiva inclinazione e gli studi sacerdotali. Si fidanzò e partì per il servizio militare. Dopo il congedo trovò un impiego nell’ufficio delle imposte. Stava pensando a sposarsi e a condurre una normalissima vita da laico quando, nel 1855, la sua fidanzata morì. In verità, il Lataste non aveva mai smesso di essere un buon cristiano, tanto che si era iscritto alla San Vincenzo. Ma la morte della sua promessa sposa lo aveva segnato profondamente e determinato a riprendere il cammino a suo tempo interrotto. Nel 1857 lasciò l’impiego ed entrò nel noviziato dei domenicani a Flavigny-sur-Ozerain. Con l’abito domenicano divenne sacerdote e fu mandato a predicare. Una di queste prediche dovette tenerla alle detenute della casa circondariale di Bordeaux. Fu così efficace che, alla fine, alcune di loro gli espressero la volontà di farsi suore. Allora il Lataste concepì quello che doveva diventare lo scopo della sua vita: una famiglia religiosa femminile che accogliesse sia donne «normali» che donne dal passato burrascoso.

Il progetto, illustrato dal libretto Les Réhabilitées, ebbe l’appoggio di diversi vescovi e molti deputati cattolici. Nacquero così le suore di Nostra Signora di Betania, la cui prima casa fu aperta nel 1866 a Frasne-le-Château. Il padre Lataste morì tre anni dopo.
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