John Cale, un sessantenne dai gusti giovani

Il celebre musicista gallese (fondatore dei Velvet Underground con Lou Reed) in concerto per presentare il suo cd «BlackAcetate»

A 63 anni John Cale è sempre alla ricerca del nuovo e lo dimostrerà ancora una volta domani sera (ore 21) all’Auditorium Parco della Musica dove presenterà il suo nuovo lavoro BlackAcetate a cui ha lavorato insieme a Herb Graham Jr. e Mickey Petralia. Artista visionario, difficile da classificare, dai lavori sperimentali dei primi anni Sessanta, attraverso l’avventura leggendaria dei Velvet Underground, fino alla produzione solistica, Cale ha pubblicato dischi di ogni genere dal punk alle colonne sonore, dall’hard rock al minimalismo.
Nato in Galles nel 1942 si forma come musicista classico imparando a suonare le tastiere e la viola che lui definirà «the saddest of all instruments» e che sarà parte fondamentale della rivoluzione velvettiana. Studente di musicologia, Cale sviluppa fin da subito una sensibilità artistica affine a compositori di avanguardia ed entra in diretto contatto i maggiori rappresentanti di questa scuola trasferendosi a New York. L’incontro che più di tutti segna la carriera di John Cale è, però, quello col giovane Lou Reed, insieme al quale scopre il rock’n’roll e nasce il sodalizio che porterà alla nascita dei Velvet Underground. Nella sua carriera post Velvet, Cale ha battuto tanti sentieri: sessionman, arrangiatore, sperimentatore, compositore di colonne sonore, produttore, songwriter. Ha prodotto The Marble Index di Nico e l’album di esordio degli Stooges di Iggy Pop. Collabora in Church of Anthrax (1971), col musicista elettronico Terry Riley. È del 1973 quello che dai più viene considerato il primo capolavoro dell’artista gallese, ovvero Paris 1919, in cui è ormai evidente la maturità compositiva che ha i suoi punti di forza in uno spiccato senso della melodia e in arrangiamenti raffinati.
A metà anni Settanta Cale si trasferisce a Londra dove vive uno dei momenti artistici più felici della sua carriera entrando in contatto con la cerchia del rock decadente, (Roxy Music, Brian Eno e Phil Manzanera). Cale pubblica tre album cruciali per la sua carriera (racchiusi nella raccolta The Island Years, uscita nel ’96), in cui la sua arte di songwriter si fonde perfettamente con istanze elettroniche e rumoristiche.

Da quel momento in poi, inizia una nuova fase della sua carriera che si apre con la produzione di Horses di Patti Smith e che lo vede come uno dei protagonisti dei fermenti punk e new wave, facendo virare la sua musica verso sonorità ancora più aspre e spigolose.
Sala Sinopoli ore 21. Biglietto: 25 euro. Info: 06.80241574.

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