Il jolly è andato, ora risvegliamoci

Volevate forse che a sei giornate dalla fine si giocasse solo per il terzultimo e quartultimo posto? Se è vero come è vero che la sola cosa bella di questo campionato è il Genoa, non potevamo diventare antipatici e togliere agli altri anche il diritto di sognare. E poi, nell’ipotetica tabella dei 14 punti, c’erano quattro vittorie, due pareggi e una sconfitta. Sinceramente, avevo una terribile paura pensando a quando avremmo potuto giocare il jolly della giornata del belinone. Ma è stato come se avessimo giocato dopo gli altri, conoscendo già i risultati. Esultando persino per l’ennesimo furto con scasso e aggravanti generiche e specifiche della Roma che, per spezzare le reni nientepopodimeno che al Lecce, ha avuto bisogno di un arbitro di quelli che chissà perché non scandalizzano mai nei salotti buoni delle tv. Mica per altro, tra sei giorni crederanno di andare a Firenze per giocarsi qualcosa in più dell’affannosa difesa del sesto posto. E poi per noi, per noi tifosi intendo, la gitarella su Marte stava diventando pericolosa. Qualcuno era persino già pronto a processare la squadra quarta in classifica che a sei giornate dalla fine ha due punti di vantaggio sulla quinta.

Ragazzi, persino l’atterraggio è stato morbido, ma ora svegliatevi che il Grifone ha bisogno dell’ultima spinta. E già che quel jolly di cui sopra è andato, che la borraccia l’abbiamo già regalata alla Lazio, sto più tranquillo seduto in cima al paracarro. E aspetto Bartali.

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