Ha vinto. Per la terza volta di seguito. Contro e davanti a Pedrosa su Honda che sbaglia, contro e davanti a Stoner su Ducati che sbaglia, contro Dovizioso - un grande Dovizioso - a lungo capace dinsidiarlo che poi sbaglia, scivola, si rialza e conclude lontano, lontano. Anche per questo Jorge Lorenzo è felice e scocciato al tempo stesso: perché con la Yamaha figlia della grande avventura di Valentino Rossi - lui che del Vale è a tutti gli effetti lerede designato - non ha rivali. «Unico mio punto debole?» domanda e si domanda quasi analizzasse un proprio limite, «è lassenza di Valentino Rossi».
Onesto Jorge, verace Jorge, bel personaggio Jorge, che ormai sa bene quanto questo mondiale potrà perderlo solo lui e quanto questo mondiale in carrozza «gli rode perché è consapevole che passerà alla storia come colui che ha vinto il titolo senza Valentino in campo» raccontava laltro giorno lo spagnolissimo attorissimo bellissimo Antonio Banderas alla Gazzetta dello sport. Se anche Hollywood è consapevole che la mancanza di Rossi danneggia lo show del motomondo e le vittorie di coloro che nel motomondo impennano, vuol dire che non solo di provincialismo italico si tratta. Anche in Spagna sanno che vincere così non è come vincere con la V maiuscola che poi è quella di Valentino.
Già, il Dottore. Come un papa delle corse sinfittiscono gli aggrovigliamenti sulla velocità del suo recupero, sullapprossimarsi della firma sul contratto della Rossa a due ruote. Radio paddock - mai così radio come in questo periodo - narra di un Rossi che, da Tavullia, casa sua, ha una gran voglia di accelerare i tempi e tornare per il 18 in Germania, fra due settimane, e che per questo in un non meglio precisato circuito del centro Italia proverà in settimana una Yamaha. Ma basta ruotare il pomello delle frequenze per sentire radio paddock urlare di un Rossi sempre a casa sua, ma in quella di villeggiatura, a Ibiza, intento a far terapia e rieducazione, ma anche a rilassarsi. Comune denominatore, però, sempre quello: tornare per il 18.
Che sia davvero possibile? Che ne valga la pena. Ma non aveva detto che non avrebbe accelerato, che si sarebbe preso il tempo giusto? Tutto strano, dunque, mentre suona sempre meno strano linnamoramento con la Ducati.