nostro inviato a Appiano Gentile
«Non sono state prese in esame singole operazioni collegate allattuale campagna trasferimenti». Cose belle dal mondo del mercato: il Cda della Juventus si è riunito e ha sgretolato la fonte primaria di questa malinconica sessione invernale di fantacalcio. Giù la clèr. Nel comunicato lesaustiva spiegazione della nuova strategia bianconera: «Il Consiglio dAmministrazione ha preso in esame landamento dellanno in corso caratterizzato da una perdita significativa. È stata anche loccasione per un approfondimento delle tematiche relative al financial fair-play, cui la Juventus si ispira nella propria gestione». Un Cda che avrebbe dovuto definire le strategie per lattuale sessione di mercato e dal quale si attendeva lannuncio di un extra budget per portare in bianconero un vero attaccante in grado di sopperire allinfortunio di Quagliarella e agli acciacchi di Amauri, Iaquinta e Toni. Era già tutto pronto: ecco i soldi, ecco Luis Fabiano oppure Diego Forlan. Invece ciccia, non arriva neppure Floro Flores che va al Genoa e la piazza bianconera ha rimbalzato come fece con Dejan Stankovic. A giudicare dai commenti che arrivano dai siti non sembra neppure una notizia così ferale, i tifosi bianconeri erano quasi terrorizzati allidea che ne arrivassero altri. In fondo una società quotata in borsa e con un budget legato al bilancio, deve necessariamente passare da un Cda, prima di procedere a qualunque operazione. È la miglior strategia di mercato possibile per la Juve che deve solo trovare la pazienza di recuperare i suoi giocatori. Sempre che non passi la frangia irrequieta che vorrebbe subito un rinforzo in attacco. Discorso diverso se qualcuno dovesse interessarsi seriamente ad Amauri, situazione che sbloccherebbe un acquisto eccellente in attacco. Per litalo-brasiliano si sarebbero mossi i tedeschi del Wolfsburg orfani di Edin Dzeko, lofferta è di 9 milioni, Amauri non vuole lasciare la Juve.
Tutto questo nel giorno in cui il Milan praticamente ufficializza larrivo di Reto Ziegler in scadenza di contratto con la Sampdoria, due milioni. Zoppicanti le piste che annunciano un improbabile scambio Daniele Bonera-Marco Motta, e larrivo di Andrea Lazzari che ora il presidente Cellino del Cagliari sta spingendo.
E magari rientra in gioco anche lInter dopo la dichiarazione spontanea di Leonardo ad Appiano Gentile: «Non mi attendo alcun regalo per questa sessione di mercato. Fermo restando che se si crea un buco tipo Samuel, si corre ai ripari con Ranocchia. Quindi se Muntari dovesse partire...». Asamoah Gyan, ex Udinese e attuale attaccante ghanese del Sunderland, lo desidera fortemente, almeno questo ci stanno facendo credere, e chiama continuamente il suo connazionale per convincerlo a lasciare Milano per la Premier: «Sulley Muntari per noi sarebbe un grande rinforzo e qui sarebbe amato dai tifosi. Al Sunderland amano i giocatori che lottano come lui». Sulley sogna il Tottenham dove nutre della stima di Redknapp, mentre voci dalla Spagna parlano di Siviglia. Il colpo è che per Leonardo, Muntari resta un giocatore della rosa: «Che ho visto molto bene in allenamento, e se cè un giocatore in uscita ce ne sarà anche uno in entrata. Però ora Muntari non va via». E se va via ecco subito il nome: il centrocampista Andrea Bentivoglio, un85 del Chievo, società amica. Che sia sul mercato non ci sono dubbi, è dato in trattativa con il Lecce per lo scambio con Gianni Munari, con il Cagliari per Robert Acquafresca e con il Bari per Nico Pulzetti, pare che Gianluca Petrachi, ds del Torino, ne stia facendo una passione, il Brescia è pronto a pagarlo cash. Quando su un giocatore girano tante voci significa che il suo procuratore sta tentando di piazzarlo.
Nevrosi: Marco Gianpaolo ha rescisso consensualmente il suo contratto con il Catania, intanto Enrico Preziosi alza la voce, ce lha con i tifosi che insultano scendendo dal carro o salendoci a seconda dei risultati, e con la stampa: «La stessa che a giugno mi esaltava, gente mediocre, meschina, infima. Qui cè un progetto importante, prima eravamo da Champions, adesso siamo da retrocessione.
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