La Juve del futuro è un ritorno al passato: Agnelli rivuole Capello

Il Liverpool non smobilita, nessuna possibilità che arrivino in Italia Daniel Agger, Ryan Babel e Fernando Torres. I nuovi proprietari della New England Sports Ventures spingono forte per salvare la stagione, silurato Roy Hodgson hanno messo in mano al nuovo manager Kenny Dalglish 20 milioni di sterline, obiettivo minimo l’Europa league ma anche il quarto posto è ritenuto possibile. John Henry e Tom Werner hanno individuato nel Tottenham l’avversario di riferimento e ogni sforzo è in quella direzione. Appena il manager degli Spurs, Henry Redknapp, ha puntato l’uruguaiano Luis Suarez, anche i Reds si sono gettati sul centravanti ventiquattrenne dell’Uruguay e dell’Ajax valutato 20 milioni. Suarez ha già dettato le sue preferenze, vorrebbe i londinesi attualmente in Champions e in vantaggio sul Liverpool per la qualificazione alla prossima edizione. È un buon momento per Henry James Redknapp, già designato erede di Fabio Capello dopo l’Europeo del 2012 alla guida della nazionale inglese. E questo potrebbe muovere a cascata una serie di panchine con clamorosi ritorni dall’Inghilterra, perché anche Carlo Ancelotti non è più ben saldo a Stamford Bridge e Roman Abramovich per il suo Chelsea sta pensando a Rafa Benitez che si è preso sei mesi di pausa.
Il Liverpool non sdogana i suoi assi, ma l’Inghilterra potrebbe essere determinante nel futuro della serie A. Se la stagione dovesse continuare con questo ritmo, Roma e Juventus sono destinate a ribaltare nuovamente i quadri, e Capello è in pole per entrambe, ma non come allenatore perché, come ha già anticipato, dopo l’esperienza inglese non siederà più in panchina. Per lui una carica più a largo respiro, molto dipenderà dalla cordata che subentrerà alla famiglia Sensi, ma lui e Carlo Ancelotti sono destinati a subentrare alla gestione di Claudio Ranieri.
Con Fabio Capello che è roba buona anche per la Juventus, ipotesi non così azzardata. La nuova proprietà bianconera non può immediatamente rimangiarsi tutto, praticamente già archiviata per quanto riguarda i piani alti questa stagione, verrà concesso un altro anno all’accoppiata Marotta-Delneri ma in presenza di un nuovo fallimento il ribaltone sarà un atto obbligato. La proprietà ha i denari per entrare con due piedi sul mercato ma anche altri problemi più gravi per la testa, dopo aver investito oltre cento milioni in questa stagione sta ponderando con più oculatezza il futuro, molto dipenderà dalla posizione finale e quale posto garantirà in Europa, ormai nei contratti contano più i premi a vincere che l’ingaggio e se non c’è l’Europa garantita ci si muove malvolentieri. La Juventus fuori da tutte le coppe se ne sta accorgendo. Molto dipenderà anche dal processo di Napoli, sempre a due binari che viaggiano pericolosamente paralleli. Il guardalinee Enrico Ceniccola, designato in Lecce-Juve, fra le più chiacchierate, ha dichiarato: «Il Milan donava abbigliamento tecnico completo e borsone. L’Inter anche maglioni di cachemire, ma si parla solo di Juventus». Poco prima Luca Baraldi, neo dirigente del Bologna, ha raccontato di quando era al Parma e del potere di Moggi e Giraudo: «Mi urlarono che se non gli davo Di Vaio mi avrebbero mandato in B». Un posto in Champions e un’uscita dignitosa da Calciopoli cambierebbero lo scenario, al momento alla Juve si parla di Massimo Maccarone, 31 anni, Andrea Barzagli 29 anni, Diego Forlan 29 anni. Dopo l’acquisto di Luca Toni, 33 anni, non sembra questa la linea che detta un futuro radioso. O qualcuno pensa che Floro Flores sia una soluzione? Adrian Mutu è una voce che non trova conferme e non solo alla Juventus, i Della Valle lo hanno messo fuori rosa e fuori mercato, in Italia mai.
Mercato confuso, lo si vorrebbe tambureggiante, lo diventerà negli ultimi giorni. Adriano Galliani ha piazzato Oguchi Onyewu al Twente fino a giugno e sta tornando da Rio de Janeiro con i tre milioni della cessione di Ronaldinho al Flamengo, quadriennale a 5,5 mln a stagione. Non c’è l’esigenza di rimpiazzare l’americano di cui non si sono mai conosciute le doti tranne quella di sparring partner di Ibra, ma l’amministratore delegato in Brasile non è rimasto a pettinare le bambole, ha sicuramente gettato le basi per portare a Milanello qualche giovane da istruire e valorizzare, e per l’attuale ha in serbo qualcosa. Il capitano del Bayern Monaco, Mark Van Bommel, va in scadenza di contratto, è datato ma integro, ha un’esperienza unica, un’ancora, rocciosissimo, è più di un’idea anche perché da via Turati su di lui arrivano solo smentite.

Joan Capdevila, 32 anni, sta rinnovando con il Villareal. Leonardo all’Inter è una testa di ponte in Brasile, si parla del sedicenne Lucas Piazon, stella emergente, si dice, del San Paolo. Amantino Mancini è dell’Atletico Mineiro, Mauro Boselli, punta argentina, è al Genoa.

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