La Juve intona il tormentone: «Stadio nuovo adesso si vince»

Se lo stadio (nuovo, da inaugurare giovedì) facesse gol di suo, la Juventus sarebbe già campione d'Italia. Ruota tutto intorno a quello, per il momento: aspettative, speranze e ambizioni. Ieri - a margine della «Vialli e Mauro Golf Cup», evento benefico svoltosi al Royal Park I Roveri - si è prestato al giochino anche Michel Platini, oggi presidente Uefa e juventino doc: «Al Comunale il club bianconero ha vinto per un centinaio di anni, spero possa ripetersi anche nel nuovo impianto. Se la Juve potrà vincere lo scudetto? Credo di sì, ha buone potenzialità. Non conoscendo però bene i giocatori e le avversarie, preferisco rimandare il giudizio. Non ricevo i canali televisivi che trasmettono le partite dei bianconeri e non so nemmeno se sarebbe giusto revocare lo scudetto del 2005-06 assegnato all'Inter: non conosco il dossier». Un colpo al cerchio e uno alla botte, come da personaggio.
Agnelli invece non usa mezze misure: «La Juve gioca per un traguardo solo, come è nel suo dna.

È anche vero che viviamo un’epoca moderna in cui alcune posizioni in classifica danno accesso a importanti voci di ricavo, con ripercussioni dirette sul conto economico dei club». Tradotto: il terzo posto e quindi la qualificazione in Champions, per adesso, andrebbero comunque bene. Chiusura per Del Piero: «Spero che il nuovo stadio rievochi lo spirito vincente del vecchio. Io ci credo». DLat

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