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«Juve prima, il mio futuro non conta. Giocherò fino a 40? No a 42...»

«Juve prima, il mio futuro non conta. Giocherò fino a 40? No a 42...»

«Voglio giocare altri tre anni e terminare con la mente leggera la mia parentesi juventina». Che commento discreto, desiderabile, umile. L’ha chiamata parentesi sapendo che prima di lui l’hanno vissuta Sivori e Charles, santini che poi sbiadiscono. Conta chi c’è adesso, nel calcio è straordinariamente così e quando gli chiedono cosa farà a giugno risponde che a lui interessa quello che farà fino a giugno: «Sogno un gol allo Juventus Stadium». Dai, non statelo troppo a devastare, prima la versione era chiusura totale, adesso è una porta dell’ufficio del principale che per lui resterà sempre aperta. A chi? A Alex? Ma dai, già non parla più neppure con l’uccellino, adesso basta: «È talmente bello questo momento con la Juve prima in campionato che non capisco perché si debba parlare del mio futuro». Lunedì ha fatto due tiri con amici, quando gli hanno chiesto dove preferiva giocare, ha risposto: «Ultimamente di solito sto in panchina». In tutto 184’ dopo dieci giornate, prima li faceva in due. A Parma 67’, 14 a Siena, 45 a Bologna, 18 a Catania, 20 con il Chievo, 6 con l’Inter, 9 col Palermo, con Milan non si è visto, contro il Genoa è entrato a tempo scaduto: «Gioco poco anche perché non facciamo l’Europa - povero -. Per la Juventus è un vantaggio da spendere in campionato, per noi panchinari un’opportunità in meno. Come si sta in panca? Io dentro ho il fuoco». E a chi non capiva ha ricordato un particolare: «Conta zero che io giochi poco, o non giochi proprio, resto sempre il capitano della squadra». Senza cambiare libro e tono ha mirato alla figura: «Molti sono rimasti sorpresi quando ho detto che avrei giocato fino a quarant’anni. C’ho ripensato...giocherò fino a quarantadue». Boato. Non si è udito ma c’è stato. Forse i suoi sono messaggi, ma è stato garbato con tutti. Proprio tutti no, ma come si fa a ricordarsi di tutti, qualcuno si dimentica sempre e alla fine ci si scusa, si fa così. Non ce n’è uno che non sia pronto a scommettere che non smetterà a giugno ma sono tutti lì a farlo parlare già da reduce. Alex scusi, sei volte su otto è partito riserva, nelle ultime tre ha giocato un quarto d’ora scarso...come reagirà?
Plin...plin...

Ma solo perché è una persona di garbo.

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