Stavolta segnare è una necessità. Vivere o affogare. Parola di capitan Del Piero. La Juve si sente sull'orlo del precipizio, soprattutto dopo i responsi di giornata: Sissoko si opera, starà fuori per tre mesi. Legrottaglie non potrà giocare nella difesa che affronterà il Chelsea. Anche Marchionni è steso per un problema muscolare. Troppi guai per pensare di essere più forti di tutto e tutti. E allora, tutt'altro che preso da discorsi personali, il capitano bianconero si è prima di tutto augurato che domani la sua Juventus «possa passare il turno». Alla personale partita, con tanto di tabellino dei gol, penserà un'altra volta. Questa è la Juve, «conta il risultato finale che potrà cogliere la squadra».
Il problema è il gol, anzi due. Senza prenderne. «Non sarà semplice, ma questo non significa che non ce la faremo, anzi abbiamo tutta l'intenzione di segnare, che poi è una necessità». Aggiungete che i conti di Del Piero con Hiddink sono in rosso, e avrete la difficoltà dell'impresa. Ranieri ha gli uomini contati, ma punta sullo spirito di gruppo e sullo stimolo che offre la sfida: «Sono convinto che faremo una grossa partita. Noi abbiamo fatto tanta fatica per arrivare al palcoscenico internazionale e adesso non vogliamo abbandonarlo. Ci vorrà attenzione e intelligenza per aggirare lo schieramento di una squadra che non è solo forte fisicamente, ma è fatta anche di grossi campioni». Invidia qualcosa agli inglesi? Ranieri ha una risposta molto inglese: «Soltanto i soldi».
Conclusione: ci vorranno cuore e orgoglio. E forse Iaquinta. Ranieri potrebbe schierarlo sulla fascia destra: il suo vigore è una garanzia.
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