Juve, venti azionisti fanno ricorso al Tar

Nella corsa al ricorso si tuffano anche i tifosi. Feriti, delusi, ma anche puniti negli interessi. Soprattutto se il calcio non è più solo questione di gol, ma soprattutto di azioni. Quelle quotate a Piazza Affari, non certo quelle ammirate al Delle Alpi. E così un comitato di azionisti juventini è partito lancia in resta per la propria crociata, organizzandosi per difendere la società bianconera al Tar del Lazio. Una causa di gruppo, di quelle spesso intraprese negli Stati Uniti: una class action dove in ballo ci sono cuore, tifo e portafoglio. Il comitato, che conta una ventina di azionisti, è guidato da un avvocato pugliese e gode dell’appoggio di oltre 200 tifosi juventini avviliti dalla retrocessione in B. Oltre al ricorso al Tar, si stanno studiando altre iniziative legali come il ricorso alla magistratura ordinaria: ai sensi dell’articolo 700 del Codice di Procedura Civile, infatti, si può chiedere a un giudice di bloccare in via d’urgenza i dispositivi delle sentenze.

Qualunque iniziativa sarà condotta comunque in piena autonomia rispetto alle decisioni della società di corso Galileo Ferraris e del suo presidente Giovanni Cobolli Gigli. Perché un conto è farsi prendere in giro al bar dagli interisti, ma quando in ballo ci sono le azioni mai sottovalutare le re-azioni.

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