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Kabul, bomba sulla Nato La Russa: "A fine anno 4000 militari italiani"

Attentato kamikaze contro le truppe Isaf a Kabul: 18 vittime. L'agguato agli italiani: due morti. Ramadù, l'ultima missione. Pascazio: nato con l'uniforme.  Berlusconi: "Missione fondamentale"

Kabul, bomba sulla Nato 
La Russa: "A fine anno 
4000 militari italiani"

Roma - Ancora paura, ancora un agguato terroristico in Afghanistan dopo quello di ieri, in cui hanno perso la vita due soldati italiani e altri due sono rimasti feriti. Nuovo attentato nel cuore di Kabul: un kamikaze talebano si è lanciato con un’autobomba contro un convoglio di mezzi militari Usa e ha fatto almeno 18 morti, tra cui cinque militari americani e uno canadese, e una cinquantina di feriti. L’attacco, per il quale sono stati impiegati 750 chili di esplosivo, è il più sanguinoso nella capitale afghana da settembre, quando un’autobomba uccise sei soldati italiani. Stavolta nessun soldato del nostro Paese è rimasto coinvolto. L’attentatore era alla guida di una Toyota Corolla che ha guidato contro i mezzi dell’Isaf, lungo la trafficata arteria Dar-ul-Aman Road. Una decina di veicoli sono stati distrutti: le vittime civili, tra cui donne e bambini, si trovavano per lo più a bordo di un autobus investito dalla deflagrazione. Tra i morti anche donne e bambini. Di fronte al luogo dell’esplosione si trova l’American University dell’Afghanistan e il museo di Kaul dista appena un centinaio di metri.

La condanna di Karzai Il presidente Hamid Karzai ha detto durante una conferenza stampa che ci sono sia vittime afghane sia persone morte tra le fila dell’Isaf, non fornendo però ulteriori dettagli. "Un attentatore suicida ha attaccato dei soldati Nato, provocando vittime sia della Nato che tra i civili innocenti, incluso donne e bambini", ha detto in una conferenza stampa Karzai, recentemente tornato da un viaggio a Washington in cui ha incontrato anche il presidente americano Barack Obama. "Condanno duramente questo attentato e spero che l’Afghanistan un giorno possa superare tutto questo", ha aggiunto. Gli attentati dei talebani contro i diplomatici stranieri e le truppe si stanno intensificando, segno di una possibile ripresa talebana.

La Russa: "Entro fine anno 4000 soldati" "Entro fine anno la presenza dei militari italiani in Afghanistan sarà di poco inferiore ai 4.000 uomini": lo ha confermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, intervenuto alla rubrica La telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5. I rinforzi sono già stati annunciati da tempo e rientrano nell’ambito della n uova strategia fortemente voluta dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama e approvata dalla Nato. "Nelle prossime settimane", intanto, arriveranno in Afghanistan "i nuovi mezzi Freccià, blindati più grossi e un pò meno veloci" dei Lince "ma più sicuri". Questi nuovi mezzi accresceranno la sicurezza dei nostri soldati anche se, ha spiegato La Russa, "più si aumenta la sicurezza e più si innalza il livello di pericolosità degli attacchi degli insorti".

"Talebani non sono più forti" Dopo la recrudescenza degli attacchi degli ultimi mesi in Afghanistan, c’è chi sostiene che i talebani siano diventati più forti. Ma il ministro della Difesa Ignazio La russa, intervenuto a La telefonata di Maurizio Belpietro, su Canale 5, lo esclude: "no, non è così, ma certo la situazione non è in discesa", pur essendo "più forte il controllo del territorio da parte delle forze di sicurezza internazionali e afgane e del governo di Kabul", dice La Russa. Il ministro conferma quindi che "il piano McChrystal di arrivare entro il 2013 ad affidare alle forze di sicurezza e al governo afgano il contrasto del terrorismo e del traffico di droga, sta andando avanti".

"Nessun risparmio su sicurezza soldati" "Fintanto che ci saranno missioni internazionali, si potrà discutere del numero dei militari da schierare, ma non delle risorse necessarie a garantire loro il massimo della sicurezza". Lo ha detto alla Camera il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, secondo il quale è "inderogabile mantenere le dotazioni ai più elevati livelli qualitativi per rispondere alle esigenze di maggiore sicurezza a fronte degli accresciuti rischi del teatro afgano". Ad avviso del ministro occorre continuamente "aggiornare i sistemi di difesa alla minaccia attuale e a quella ipotizzabile in futuro".

"Chi parla di ritiro aiuta terroristi" "Chi oggi parla in maniera strumentale di un’azione nostra che va bloccata non fa altro che dare la mano, oggettivamente e forse inconsapevolmente, ai terroristi". Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nella sua informativa al Senato sull’attentato di ieri in Afghanistan. "Lo scopo dei terroristi - ha affermato La Russa, parlando dell’attacco di ieri - sarebbe dovuto essere quello di bloccare i rinforzi, invece non ci hanno neppure provato, hanno pensato solo di incidere sul morale.

Cercano di minare la volontà dei popoli e dei governi e per questo dico che ogni nostra indecisione, ogni nostra debolezza finisce per aiutare i terroristi".  

Intervento per la Buonacucina Il caporale Cristina Buonacucina, ferita ieri in Afghanistan, "in questo momento è sottoposta ad un importante intervento chirurgico, che durerà tra le 7 e le 8 ore, a Ramstein, in Germania, dove è stata trasportata con un aereo ospedale dall’Afghanistan". Lo ha detto in Aula, al Senato, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. "Dell’equipe - ha aggiunto - fa parte un nostro medico che, a intervento iniziato, si è detto ottimista dicendo che ad una prima impressione la condizione è migliore di quella che si potesse presumere". Cristina Buonacucina, ha aggiunto il ministro,"non è comunque in pericolo di vita".

Mercoledì in Italia le salme delle vittime
Intanto è stato annunciato che le salme di Massimiliano Ramadù e Luigi Pascazio, i due alpini uccisi ieri vicino a Herat, giungeranno all’aeroporto di Ciampino domani alle 9. I funerali si terranno giovedì. Per quanto riguarda i feriti, il caporale Cristina Buonacucina è stata trasferita nella base di Ramstein, in Germania, mentre il caporalmaggiore Gianfranco Scirè è arrivato questa mattina a Ciampino.
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