Il governo dellAfghanistan si unisce alle smentite già espresse dai governi italiano e francese e dalla Nato: sono «false e irresponsabili» le accuse del quotidiano britannico The Times ai servizi segreti italiani, che a suo dire avrebbero corrotto i capi talebani per non far attaccare le nostre truppe, causando così poi la morte di numerosi militari francesi che avevano rilevato gli italiani e credevano di trovarsi in unarea poco pericolosa.
«LItalia - precisa il ministero degli Esteri di Kabul in un comunicato in cui esprime «gratitudine per la continuazione della cooperazione dellItalia» - è uno dei Paesi del mondo che si sta sforzando per assicurare con efficacia sicurezza, ricostruzione e lotta al terrorismo» e il governo afghano «non ha dubbi sul fatto che lItalia manterrà il suo prezioso sostegno».
Il Times sembra però ormai lanciato a testa bassa in una campagna anti italiana. Ieri ha reiterato le sue accuse per il terzo giorno consecutivo, ricorrendo addirittura a un editoriale non firmato (un articolo che tradizionalmente impegna la stessa linea editoriale del giornale) intitolato con sgradevole ironia «The Italian Job». Vi si accusa lItalia di «strategia scandalosa» in Afghanistan, ripetendo le ormai note accuse di aver agito in modo unilaterale pensando allincolumità dei nostri soldati e infischiandoci dei rischi che così avremmo fatto correre agli alleati.
«Noi manteniamo la nostra linea senza riserve», ha scritto ieri il Times, che ha aggiunto che la questione delle «mazzette» sarebbe stata sollevata lanno scorso dagli Stati Uniti a Roma. «Un comandante talebano e due alti funzionari afghani hanno confermato che questa strategia, un patto di non aggressione firmato tra i capi talebani e le forze italiane di stanza in Afghanistan, è stata praticata dagli italiani in questa - cioè quella della valle di Sabori, ndr - e altre regioni».
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