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Kakà come Rivera Pirlo arranca Stam e Cafù male

nostro inviato a Istanbul

DIDA
5.5 Il portiere saracinesca nella ripresa resta senza corrente per un quarto d’ora. Lo tradiscono qualche riflesso annebbiato e una difesa addormentata. Si risveglia nella specialità sua: para il rigore ma non basta.
CAFÙ
5 Soffre e teme Riise, la gamba gira male, il motore sbuffa, raro vedere il suo affondare lieve e veloce. Sembra accusi gli anni tutti d’un colpo. Eppure non è un novellino delle finali: con il Brasile ha fatto collezione.
NESTA
6 Partenza con i brividi, poi si assesta e respinge i pericoli. Partita in cui non ti lascia mai tranquillo, sembra giochi sui trampoli. Un intervento da kamikaze salva la porta di Dida e lancia il contropiede del 3-0. Non arriva in tempo ad intercettare la ribattuta del rigore. Alti e bassi.
STAM
5.5 L’olandesone nel primo tempo sembra una colonna, nella ripresa si sbriciola sotto il colpo di testa di Gerrard. Rimane immobile e abbacinato come troppo spesso gli capita in questi ultimi tempi.
MALDINI
7 Il capitano apre il cuore a tutti i milanisti con quel gol che vale l’eterno ricordo di un campione. Il piede storto di Pirlo lo costringe a sfiatarsi sulla fascia per rincorrere palloni improbabili. Ma è l’unico che ti dà sempre il senso della sicurezza.
GATTUSO
6 Non è l’ercolino sempre in piedi dei momenti migliori. C’è quando serve. Non regala il senso di aggressività e strapotenza fisica di chi va a mangiar palloni agli avversari. E l’arbitro è stato ingeneroso sul rigore (6’ sts RUI COSTA sv).
PIRLO
5 Infila il primo passaggio, quello che conta. Fiato e lucidità durano venti minuti, poi ritrova quell’aria stordita delle ultime partite. Il Liverpool capisce e prova a metterlo in difficoltà. E lui arranca.
SEEDORF
6.5 Gioca un primo tempo da maestro di cerimonia. Supplisce anche alle mancanze di Pirlo nel mezzo del campo. Chiude gli spazi e rilancia il gioco sbagliando poco e niente. Molla un po’ nella ripresa (40’ st SERGINHO 5,5 tante illusioni, poca sostanza).
KAKÀ
8 Chiedendo scusa a Rivera, tutti in piedi per il nuovo golden boy. Primo tempo di straordinaria bellezza nell’estetica e nella sostanza. Ogni partenza una scossa elettrica, ogni passaggio una lieta novella. Quando partiva la difesa inglese si apriva come le acque davanti a Mosè. La ripresa non è così piena di luce: è umano.
CRESPO
8 Il signore con la valigia ha giocato da grande attaccante, segnando gol che valevano una stagione intera. Unico neo: si è fatto pescare troppo spesso in fuorigioco. Il suo l’ha fatto. (40’st TOMASSON 5 inutile).
SHEVCHENKO
5 Teso, tirato, stressato, ha sbagliato tanto all’inizio. Ha ritrovato se stesso con il correre della partita. Servito l’assist a Crespo, ha cercato il gol suo. Soprattutto quando il Milan ne ha avuto bisogno come l’aria. Ha trovato sempre un piede o un corpo di troppo. Sheva dovrebbe essere un sigillo di garanzia. Specie in una finale.
ALL.: ANCELOTTI
5 Tutto bello, tutto facile, finché la squadra non si è spenta. Un rischio presentare Pirlo. Crespo meritava di finire la partita.

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