Kakà: «Speriamo che si ritrovi... per i mondiali»

Jacopo Casoni

da Milano

Carlo Ancelotti è ovviamente scuro in volto: «Nel primo tempo l’inizio era buono, poi abbiamo sofferto. Abbiamo sbagliato troppo a centrocampo, siamo stati imprecisi e abbiamo portato troppo palla. Questo ha facilitato la Samp nel contropiede. Nel secondo tempo abbiamo avuto diverse occasioni ma non siamo riusciti a rimediare». E su Sheva: «Lui doveva stare vicino a Inzaghi, a volte gli attaccanti partono troppo presto, devono invece aspettare di più la squadra». Sheva giù di corda? «No, credo solo che non sia nella condizione ottimale, ma resta sempre presente, non è assente». E Dida? Momento psicologico difficile? «Ha l’incondizionata fiducia di tutti, non ha valutato bene la traiettoria del pallone». Tra gli avvocati del portiere brasiliano anche Kakà. «Dida? Speriamo si riprenda prima del mondiale... e anche per noi in Champions». E Sheva, difeso da Ancelotti e a sua volta difensore di Dida: «Non credo si sia trattato di un vero errore suo... in certi tiri la palla prende effetti stranissimi» spiega il bomber ucraino.

Agli sguardi scuri e alle difese d’ufficio dei compagni rossoneri, fa da contraltare la gioia del tecnico doriano, Walter Novellino: «Con il gioco e la buona volontà siamo riusciti ad ottenere una grande risultato. Non siamo in ritardo per toglierci ancora delle grandi soddisfazioni... Ad un certo punto volevo anche vincere».

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