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Kamikaze colpisce in una moschea: almeno 54 morti

Islamabad. Almeno 54 persone hanno perso la vita ieri in un attentato suicida in una moschea nel nord-ovest del Pakistan, il cui obiettivo era l’ex ministro dell’interno Aftab Ahmed Khan Sherpao, che nel luglio scorso diede il via all’attacco della polizia alla Moschea Rossa di Islamabad e che è rimasto illeso nell’esplosione.
Erano da poco passate le 8.30 in Pakistan quando un migliaio di persone si erano riunite nella moschea Markazi Jamia Masjid, nel villaggio di Sherpao, nel distretto di Charsadda, a 40 km a nord ovest della città di Peshawar, nella turbolenta regione frontaliera del nord ovest del paese. L’ex ministro, uno stretto alleato del presidente Pervez Musharraf, si trovava nella prima fila tra i fedeli che pregavano durante l’Aid al-Adha, la più importante festa religiosa musulmana che ricorda il sacrificio di Abramo e chiude il pellegrinaggio rituale alla Mecca.

Un uomo, seduto nell’ottava fila della moschea costruita proprio dalla famiglia di Sherpao in ricordo del capostipite, si è fatto esplodere. Tra gli oltre 120 feriti ci sono anche il figlio e il nipote del ministro degli Interni.

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