da Bagdad
Ha tradito i militari iracheni indossando la loro stessa uniforme, ma una volta entrato nella mensa gremita di soldati, proprio nellora del pranzo, si è fatto esplodere provocando almeno 26 morti e altrettanti feriti. È ancora un tragico bilancio quello che arriva dallIrak, dalla base militare di Khalis, nei pressi di Baquba (circa 60 chilometri a nord-est di Bagdad), dove ieri un kamikaze ha colpito il Battaglione Al Salam della seconda Brigata dellesercito iracheno nella provincia di Diyala. Una strage che si aggiunge allattacco registrato ieri in un quartiere meridionale di Bagdad, a Zaafariniyah, dove un altro attentatore suicida - alla guida di unauto - è entrato in azione uccidendo dieci poliziotti iracheni che si trovavano a bordo di due autopattuglie.
La notizia dei due attentati è arrivata dopo la soddisfazione per lannuncio giunto dal primo ministro australiano John Howard per la liberazione dellingegnere Douglas Wood, avvenuta tramite unoperazione militare «condotta - come ha riferito il primo ministro - dalle forze irachene in coordinamento con elementi delle forze statunitensi». Howard ha precisato che nessun riscatto è stato pagato per il rilascio dellostaggio, che era nelle mani dei suoi rapitori dal 29 aprile scorso e per il quale era stato rifiutato lultimatum dei rapitori, scaduto il 10 maggio senza mai essere stato rispettato. Secondo il vicecapo di Stato maggiore iracheno, il generale Naseer Al-Abadi, Wood è stato ritrovato «sotto una coperta» e i ribelli lo avrebbero spacciato per il loro padre malato. Tre persone coinvolte nel sequestro sono state arrestate.
Intanto anche tra le fila dellesercito americano, a causa dellesplosione di una bomba artigianale avvenuta martedì, un marine americano ha perso la vita vicino a Falluja, ex roccaforte dei ribelli.
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